Teramo, il Pd torna a ribadire l’annullamento d’ufficio delle multe per l’accesso alla Ztl

Continua il braccio di ferro tra amministrazione comunale teramana e Partito Democratico sulla questione delle multe elevate ai cittadini che hanno avuto accesso senza autorizzazione nella zona a traffico limitato.

Per Maurizio Angelotti e Gianguido D’Alberto, “è moralmente riprovevole” l’atteggiamento mostrato dal sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, e l’assessore Giorgio Di Giovangiacomo su questa questione, visto che i rappresentantri del Pd l’amministrazione non ha adempiuto a tutte le prescrizioni previste dalla legge per il corretto funzionamento del nuovo sistema di controllo dei varchi.

“Le prescrizioni”, si legge nella nota, “imponevano al Comune una serie di attività per informare adeguatamente i cittadini delle nuove regole di accesso prima di multarli. Tale omissione è stata l’unica causa della migliaia di sanzioni irrogate ed inviate poi con grave ritardo in questi giorni”.

Inoltre la scritta “non attivo”, segnatala dal cartello luminoso all’ingresso della Ztl, ha potuto indurre in errore molti automobilisti.

“Non ammettono i loro errori ed anzi, dovendo risanare un bilancio in pre-dissesto”, si legge ancora nel comunicato, “il sindaco e l’assessore arrivano addirittura a minacciare i cittadini ventilando un raddoppio della sanzione in caso di ricorso e inducendoli a pagare per colpe attribuibili esclusivamente alla loro inadeguata e subdola gestione amministrativa della vicenda”.

La richiesta del Pd, dunque, continua ad essere quello di annullare d’ufficio le multe, “evitando ai cittadini l’ulteriore onere di ricorrere all’Autorità Giudiziaria, che ha dei costi per molti insostenibili, solo per vedere riconosciute le loro ragioni rispetto a situazioni vessatorie determinate esclusivamente dalla incapacità ormai acclarata di questa amministrazione”.

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