Roseto, Sel: ‘per l’alluvione del 2011 Chiodi e dirigenti chiesero lo stato di calamità con 7 giorni di ritardo’

Roseto. Nella serata di ieri, nei locali della villa comunale di Roseto, si è tenuto un primo incontro con la cittadinanza per parlare della beffa ai cittadini sui rimborsi dell’alluvione del 2011, organizzato dal circolo locale di Sinistra Ecologia e Libertà. Presente alla serata l’assessore Regionale di Sel Mario Mazzocca.

Nel corso della serata, con documenti alla mano, Sel ha mostrato “la gravissima inadempienza tecnico-burocratica da parte dell’allora giunta regionale, targata Chiodi, per il riconoscimento dello stato di calamità nei vari comuni della provincia. La normale prassi prevede infatti che, entro 24 ore da un evento climatico e/o naturale causante danni, la giunta regionale, dopo le dovute segnalazioni delle amministrazioni locali, richieda al governo nazionale lo stato di calamità. Nel 2011 invece, la giunta regionale, insieme ai dirigenti di settori, hanno inviato la richiesta con bel 7 giorni di ritardo. Da qui, il mancato riconoscimento dello stato di calamità, e l’impossibilità per i tantissimi cittadini che hanno subito i danni, di ricevere i rimborsi.
Ricordiamo, e non per sciacallaggio, che in quella occasione, in un comune limitrofe al nostro, una persona perse addirittura la vita. Questa è una tra le più vergognose pagine della storia politica d’Abruzzo. Mette i brividi l’inadempienza e l’incapacità politica della giunta regionale. Ma ciò che ancor di più suscita sdegno è il clima di totale omertà da parte di tutte le forze politiche dell’arco costituzionale. Come è possibile che nessuno abbia mai sollevato la questione in 4 anni? Perché, nonostante denunce, perizie, domande protocollate ai vari comuni da parte dei privati, nessuna forza politica ha avuto il coraggio di dire ai cittadini come stessero effettivamente le cose? I cittadini ricordano benissimo che quell’evento drammatico è stato cavalcato in campagna elettorale dell’attuale Sindaco di Roseto. A quattro anni dall’evento, Pavone che cosa ha da dire? Non sapeva di questo errore tecnico da parte dell’anello forte della sua famose filiera di buona politica? E che cosa dice il Partito Democratico in merito, che era all’epoca dei fatti maggioranza in città? Sapeva dell’inadempienza?”

Per la sinistra rosetana “la messa in sicurezza del territorio sarà la nostra priorità politica in vista delle prossime elezioni amministrative. Purtroppo però, abbiamo constatato con mano che spezzare la rete di silenzio omertoso bipartisan è davvero difficile, e chiediamo a tutti i cittadini che sono stati colpiti dall’alluvione di non arrendersi, perché, se è vero che non è stato riconosciuto lo stato di calamità, è altrettanto vero che organizzare la rabbia e spezzare la gabbia della reticenza potrebbe portare al riconoscimento parziale del danno subito. Nel corso del dibattito molte sono state le situazioni suggeriti dagli stessi alluvionati. Verificheremo nelle prossime ore la fattibilità di simili proposte. Intanto, l’assessore regionale Mazzocca, ha preso l’impegno di contattare tutti i comuni interessati per effettuare una stima dei danni mediante le perizie fatte dai cittadini e protocollate negli uffici comunali”.

Sel Roseto, quindi, avanza la proposta al Sindaco di sospendere immediatamente tutte le imposte e tasse come Tares, Tasi, Tarsi ecc. e di cancellare tutte le more sul credito maturate dagli alluvionati. “Già questa potrebbe essere una prima forma di indennizzo. D’altra parte, il Sindaco Pavone con la questione-alluvione ha vinto le elezioni, e almeno dovrebbe avere il buongusto di venire incontro alla cittadinanza. Noi come partito, sia a livello locale che regionale, vogliamo andare a fondo alla questione e invitiamo i cittadini a contattarci e proporre quante più idee possibili per ottenere quanto chiediamo. Solo una lotta organizzata può portare a risultati concreti. Chiediamo ai rosetani il massimo del coraggio e il più deciso degli sforzi: dopo aver sborsato migliaia e migliaia di euro – concludono – non si può lasciar cadere nel dimenticatoio tutto questo”.

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