Roseto conferma il proprio no (per ora) alla tassa di soggiorno

Roseto degli Abruzzi. ‘Il mio punto di vista lo conoscete: sono sempre stata favorevole alla tassa di soggiorno, sono d’accordo ad applicarla fin da subito, anche perchè Pineto e Giulianova sono dei concorrenti, ma politicamente oggi non sono io a prendere decisioni in ambito turistico, non avendone più la deroga’.

La stilettata non è arrivata da un esponente dell’opposizione ma dal vicesindaco Maristella Urbini a cui il sindaco Pavone ha immediatamente replicato: ‘Così stai facendo il gioco di Sottanelli’. Il vicesindaco ha in parte corretto il tiro, precisando che in ogni caso appoggerà la linea della Giunta pur non condividendola a titolo personale.

Lo scambio di vedute si è verificato in conclusione della conferenza stampa convocata stamattina per fornire il punto di vista dell’Amministrazione riguardo a due temi finiti, negli ultimi mesi, al centro della cronaca locale, ovvero la possibilità di introdurre in città la cosiddetta “tassa di soggiorno” ed il futuro della pallacanestro a Roseto degli Abruzzi.

Il sindaco Pavone ha ribadito che la Giunta sarebbe favorevole alla tassa di soggiorno ma soltanto in un contesto extracomunale, cioè se anche gli altri sei comuni costieri della provincia di Teramo applicassero la stessa imposta.

‘Come più volte confermato questa Amministrazione non è contraria all’introduzione dell’imposta di soggiorno, perché, è bene chiarirlo, di una imposta stiamo parlando, che va quindi disciplinata e deve seguire un iter preciso per essere applicata, ma solo ed esclusivamente se questa rientra all’interno di un più ampio discorso territoriale, che coinvolga almeno gli altri comuni costieri della nostra provincia, ancora meglio se tutto il territorio regionale.

Avrebbe infatti poco senso istituirla a Roseto degli Abruzzi, quando i comuni vicini, tipo Pineto o Giulianova non la hanno, questo infatti rischierebbe di andare a danno dei nostri operatori turistici’, ha chiarito il primo cittadino rosetano.

Il Sindaco Pavone ha poi ribadito come una simile decisione vada studiata e condivisa assieme agli operatori del settore, che nel caso diventerebbero veri e propri Sostituti d’Imposta nel doverla applicare, e non convince nemmeno il discorso di prendere una simile decisione a stagione turistica iniziata e senza il pieno accordo degli altri comuni e delle Associazioni di categoria.

“Già dal 2013, assieme agli altri comuni della costa si è iniziato a ragionare su questa ipotesi, ma non c’è stata mai piena unità d’intenti – aggiunge il primo cittadino – oggi il clima pare stia cambiando ed i continui tagli dal Governo centrale stanno portando a ridiscutere certe posizioni: ecco, noi siamo pronti a riprendere il discorso, ma solo se c’è piena condivisione da tutte le parti”.

L’Amministrazione comunale ha poi rigettato al mittente le accuse di parte delle opposizioni che ha parlato di somme ingenti che potrebbero entrare nelle casse comunali grazie a questa imposta, soldi che il Comune potrebbe destinare a diverse attività a favore della comunità. “Viene da ridere nel leggere certe cifre “sparate” a casaccio – commenta il Sindaco Pavone – considerato le presenze, le varie esenzioni e diversi fattori potrebbero entrare, nelle casse comunali, al massimo 250-300 mila euro, che potrebbero però essere investiti solo per alcune attività.

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