Teramo, sul piano di contenimento dei cinghiali Di Sabatino tira dritto

Alle critiche che nei giorni scorsi erano state fatte da alcuni cacciatori, che lamentavano l’introduzione del piano di contenimento dei cighiali, il presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, risponde senza mezzi termini “questa è una Provincia che decide e i presidenti degli Ambiti territoriali di caccia devono prenderne atto altrimenti decidano di conseguenza”.

Rispedite, dunque, al mittente le polemiche sollevate da una parte della categoria che lamentava il fatto che si fosse consentita una riapertura della caccia. In realtà, come ha spiegato Di Sabatino, si tratta “di interventi straordinari con il coordinamento della Polizia Provinciale e attuati da selecontrollori per ridurre drasticamente i danni alle colture e le risorse pubbliche impiegate per risarcire gli agricoltori”.

Inoltre il il Piano è stato approvato dall’Ispra e i prelievi si concentrano nelle aree dove sono stati rilevati i maggiori danni all’agricoltura, con le modalità previste dal regolamento regionale. Nelle prime due settimane di attivazione del Piano di contenimento dei cighiali nella provincia teramana, infatti sono stati abbattuti 150 cinghiali. Su 54 squadre, 45 partecipano attivamente nei territori assegnati e 4 squadre operano in distretti dove la presenza degli ungulati è meno invasiva e c’è un tetto agli animali da abbattere (massimo 6), mentre 5 squadre non hanno aderito al Piano.

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