Teramo, percolato della discarica La Torre. D’Alberto (Pd): “Amministrazione allergica alle gare”

Un’amministrazione che “continua a far pagare alla collettività teramana tutte le prorpie inefficenze”. Per Gianguido D’Alberto, capogruppo del Partito Democratico al Comune di Teramo, la proroga fatta dall’amministrazione alla ditta, ex subappaltatrice della Team, per il servizio di carico, trasporto e smaltimento del percolato della Discarica La Torre, proprio non va giù.

Nonostante le diverse sollecitazioni fatte dall’opposizione nei mesi scorsi, infatti, il Comune non ha provveduto non solo ad effettuare la gara d’appalto ma non avrebbe neanche pubblicato il bando. Una scelta che, secondo D’Alberto, comporta delle “inevitabili ripercussioni in termini di costi per i cittadini teramani che, come è noto, sono costretti da troppo tempo a pagare oltre seicentomila euro l’anno per lo svolgimento del servizio”.

Questa attività, infatti, era stata “impropriamente” affidata nel 2010 alla Teramo Ambiente che a sua volta lo aveva affidato alla ditta che lo gestisce attualmente. Una volta scaduti i termini, la Team non ha accettato la riduzione del 5% sul costo a tonnellata, interrompendo il servizio con il Comune che, in tutta fretta, lo ha affidato in via d’urgenza direttamente alla stessa ditta fino all’aprile 2015, data entro la quale avrebbe dovuto procedere all’aggiudicazione della gara.

“Sebbene la situazione fosse decisamente preventivabile”, si chiede D’Alberto, “e nonostante siano già state approvate, il 3 marzo 2015, la determina a contrarre e il capitolato d’appalto, per quale ragione non solo la gara non si è svolta, ma non si è neppure proceduto a pubblicare il bando? Fermo restando che si tratta di un servizio che non può in alcun modo essere interrotto, per quale motivo si è deciso di creare le condizioni per l’ulteriore prosecuzione in capo alla stessa ditta di un affidamento diretto che, visti i tempi di espletamento di una procedura ad evidenza pubblica che non è stata neppure bandita, potrebbe durare ancora a lungo precludendo così ai cittadini di pagare di meno per un servizio pesantissimo sotto il profilo economico?”

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