Giulianova, il Comune non paga e la cooperativa deve licenziare i dipendenti della Biblioteca Bindi

Giulianova. “La Cooperativa Il Volo è stata costretta, causa notevoli ed ingiustificati ritardi nei pagamenti da parte dell’amministarzione Comunale, ad inviare le letere di licenziamento a 4 – 5 dipendenti che operano all’interno della Biblioteca Comunale. Se non verrà trovata una soluzione immediata, dal 1 Maggio il servizio sarà sospeso. Ancor più grave il rischio di chiusura del Polo Museale per la stagione estiva”.

Lo ha dichiarato Laura Ciafardoni, presentando un’interrogazione al Presidente del Consiglio Comunale, Jurghens Cartone, e al sindaco Francesco Mastromauro sulla situazione ‘difficile’ del polo museale e della attività culturali in città.

Ciafardoni ricordando che “Giulianova ha sempre dimostrato la predisposizione alle iniziative culturali, grazie anche al suo patrimonio naturale e che l’Amministrazione Comunale dovrebbe affidarsi maggiormente alle Associazioni che sul territorio operano da anni in questo ambito. Al contrario, si continua ad andare nella direzione opposta: recenti chiusure delle utenze (Laboratorio delle Idee) nonostante gli impegni assunti, rimborsi spese e contributi mai pagati per iniziative degli anni 2010 e 2011 e, ad oggi apprendiamo addirittura il rischio licenziamento per le operatrici che lavorano all’interno della Biblioteca Comunale e Polo Museale. Risultato inevitabile a causa dei notevoli ritardi nei pagamenti da parte dell’Amministrazione Comunale nei confronti della Cooperativa affidataria del servizio”.

Per la consigliera del centrodestra è “necessario un cambiamento di rotta, un cambiamento sociale, culturale e di immagine per la nostra città: più cultura meno mercatini; più volte sono state poste domande anche nell’ambito dei Consigli Comunali ma nessuna risposta esaustiva è stata mai data”.

Laura Ciafardoni, attraverso l’interrogazione, vuol conoscere: “la situazione delle dipendenti che operano all’interno della Biblioteca Comunale Bindi e Polo Museale e se si intende salvaguardarne l’attività lavorativa; le motivazioni dei ritardi (5 mesi) nei pagamenti per i servizi suddetti; le modalità e le iniziative con le quali l’Amministrazione Comunale intende promuovere le attività culturali e museali sul territorio”.

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