Giulianova, 7 mila euro spesi per la nuova segnaletica orizzontale che non c’è più. La minoranza attacca.

gianluca_antelli2Giulianova. E’ scontro aperto ormai tra l’amministrazione comunale di Giulianova e alcune forze di opposizione. Tra gli esponenti più attivi della minoranza vi è senza alcun dubbio il giovane consigliere comunale del Pdl Gianluca Antelli (nella foto), non nuovo ad attacchi frontali nei confronti della giunta municipale, in modo particolare del Sindaco Francesco Mastromauro.

Questa volta la polemica verte sulla scelta dell’amministrazione giuliese di fare marcia indietro su decisioni che erano state prese recentemente, come nel caso del rifacimento della segnaletica orizzontale in corso Garibaldi, nel centro storico, o del senso unico in via Piave. Il documento presentato da Antelli è stato condiviso anche dai consiglieri comunali de Al Centro della Città Giancarlo Cameli e Roberto Ciccocelli.

“Il Sindaco Mastromauro”, sostengono gli esponenti di opposizione, “abbandona il proprio motto, “indietro non si torna” e cancella il recente passato iniziando dalla segnaletica verticale di Corso Garibaldi. Sta accadendo in questi giorni ma ancora non conosciamo quali siano le reali intenzioni, sue e della giunta. Il fatto grave è che quella segnaletica, oggi cancellata, sia costata alle casse cittadine circa 7 mila euro. Questo, certamente, offre il senso dell’improvvisazione dell’Amministrazione Comunale di Giulianova, organismo che sembra procedere senza senso e senza prospettiva”.

Antelli, Cameli e Ciccocelli danno inoltre merito a tutto il gruppo consiliare del Pd per essere riuscito a costringere l’Amministrazione a rivedere alcune scelte definite dall’opposizione vere e proprie “nefandezze”.corso_garibaldi_2
“Dove sono finiti i vecchi dirigenti della sinistra?”, si chiedono i tre consiglieri comunali di minoranza, “Quelli che, per la prima volta in Abruzzo, sedimentarono in questo territorio la partecipazione, il decentramento, la collaborazione? Giulianova fu il primo Comune in Regione a fornirsi dei consigli di quartiere, strumento di contributo essenziale nelle diverse zone del territorio, luogo di scelte e discussioni. Oggi tutto questo è definitivamente cancellato al cospetto di chi, autenticamente sfornito di primarie doti della politica amministrativa, pretende di sapere di tutto e di tutti. Il risultato? I parcheggi in discesa di Via Piave”.

Lino Nazionale

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