Atri, chiusura punto nascita, Monticelli insiste: sospendere la procedura di chiusura

Atri. Luciano Monticelli, consigliere regionale del Pd, insiste. Torna a puntualizzare alcuni concetti sulla chiusura del punto nascita di Atri.

 

 
“Il punto nascita”, scrive Monticelli, ” risulta infatti essere provvisto di tutti i servizi necessari in riferimento all’attuazione del protocollo di sicurezza delle nascite a partire dal personale ostetrico –ginecologico presente h24 (non tutti gli ospedali abruzzesi lo hanno, chiamano infatti i reperibili in caso di necessità) e la pronta disponibilità integrativa e festiva di un ostetrico in caso di bisogno. Viene inoltre garantita la presenza di 2 ostetriche per turno. Uno spazio del reparto è dedicato all’accettazione in ostetricia h24.

 

 
Vi è anche la disponibilità di un’assistente anestetista all’interno dell’ospedale (c’è la Rianimazione generale) ed è garantita assistenza Pediatrica/neatologia in h24 (UUOO di Pediatria). Vi sono più di 15 posti letto come richiesto per 1000 parti annuali: ad Atri c’è una media di oltre 500 parti annui. Sono presenti due sale travaglio-parto (una delle quali trasformabile all’occorrenza in Sala Operatoria per urgente parto cesareo).

 
Non manca neppure una sala operatoria h24 per le emergenze ostetriche e ginecologiche e ambulatori per le gravidanze a termine e per le gravidanze a rischio.. Vi è un’ala riservata e dedicata alla gestione del travaglio –parto fisiologico/naturale. E’ garantita la terapia sub intensiva alla gravida e alla puerpera. Sono assicurati esami di laboratorio, di radiologia e di diagnostica per immagini e la disponibilità di Emotrasfusioni in h24. Presenti anche delle stanze predisposte per il rooming-in. Assente nel punto nascita del San Liberatore solo la Terapia Intensiva Neonatale (TIN), non presente tra l’altro in numerosi altri presidi ospedalieri abruzzesi.

 

 
Con la presente si chiede pertanto la sospensione dei provvedimenti in corso e una visita ispettiva per la corretta verifica che scongiuri la possibilità, ormai sempre più prossima, riguardante la definitiva chiusura del punto nascita di Atri”.

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