Sant’Omero, a rischio la ristrutturazione del più antico frantoio d’Abruzzo

Sant’Omero. A rischio la ristrutturazione del più antico frantoio d’Abruzzo a Sant’Omero. A prefigurare questo scenario è l’ex sindaco, Alberto Pompizi, che chiede un impegno comune per garantire la ristrutturazione della struttura inserita nel percorso ciclo turistico della cittadina.

 

 

L’antico frantoio Di Emidio, infatti, era tra gli immobili da riqualificare attraverso un finanziamento della precedente giunta regionale (200mila euro a fondo perduto), per l’incentivazione delle attività turistiche, ma allo stato attuale mancherebbero 50mila euro, la quota di pertinenza del Comune. Somma inizialmente impegnata, ma poi stornata a fine anno.
Il progetto prevede di implementare, all’interno del reticolo di percorsi turistici già realizzati (dotati anche di segnaletica), anche una serie di spazi ristoro e aree di sosta attrezzati, applicazione per smartphone in larga parte realizzata come guida turistica innovativa ed interattiva.

 

 

“L’iniziativa” spiega Pompizi, “rappresenta un potente incentivo al turismo di massa e di qualità ma anche un punto di assoluta “eccellenza” nel panorama locale e che, inoltre, sulla stessa azienda insiste il secondo più antico ulivo d’Abruzzo” di oltre 450 anni.
E’ necessario attivarsi in tempi brevi per non perdere il finanziamento, ottenuto dopo decenni di richieste mai accolte dagli organismi regionali.

Tenuto anche conto che con la ristrutturazione si vedrà realizzare un oleoteca comunale di prestigio in un
area confinante con la più antica Chiesa d’Abruzzo di epoca romana”.
Pompizi lancia il suo appello al sindaco Luzii, all’assessore regionale Dino Pepe e alle associazioni culturali della provincia.

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