Teramo, l’IdV critica Venturoni e la sanità privata in città

lanfri_venturoniTeramo. Si fanno sempre più insistenti le voci che parlano dell’arrivo della sanità privata nella provincia e nel comune di Teramo. Secondo Alberto Di Croce, esponente IdV di Teramo, sembrerebbe addirittura quello appena entrato l’anno decisivo per l’assunzione dei provvedimenti definitivi.

“Chi l’avrebbe mai detto?” commenta, pertanto, amaramente il politico. “Chi avrebbe mai potuto immaginare che Lanfranco Venturoni, dopo essersi battuto per una vita intera a difesa della sanità pubblica, oggi potesse diventare l’alfiere della privatizzazione dell’Ospedale di Sant’Omero? Secondo i beni informati, sarebbe intenzionato anche a favorire servizi di riabilitazione, da affidare ai privati, nel comune di Teramo”.

Di Croce si riferisce a quanto dichiarato dal piano industriale della Asl di Teramo dello scorso agosto, che dovrebbe prevedere proprio per l’ospedale in questione una gestione mista pubblico/privato. Fino ad oggi, però, l’assessore non si sarebbe ancora pronunciato su quali e quante attività continueranno ad essere svolte all’interno della struttura e quanto, invece, sarà smantellato.

“Ancora più preoccupante per il pubblico” continua un preoccupato Alberto Di Croce “è il piano integrato approvato dal comune di Teramo, che prevede una struttura residenziale a scopo socio-sanitario assistenziale, per ora di 4.000 metri quadrati, con prospettiva di arrivare nel breve periodo a 12.000 metri quadrati. Vuoi vedere che l’assessore Venturoni, paladino a parole della sanità pubblica, passerà alla storia locale come l’assessore regionale che “regalò” a Teramo le cliniche private?”.

 

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