Teramo Ambiente, si va verso l’istruzione di un nuovo bando

A quanto pare l’unica certezza è che si dovranno accelerare i tempi per istruire una gara d’appalto che riguarderà sia l’affidamento dei servizi in scadenza il prossimo 30 aprile sia l’acquisto delle quote della parte privata. Durante il consiglio comunale straordinario di oggi, che ha avuto per oggetto il futuro della Teramo Ambiente, dunque, non ci sono stati grandi stravolgimenti all’attuale situazione che dovrebbe lasciare la società municipalizzata nella forma pubblico/privata.

Dopo aver salutato gli alunni della scuola elementare di San Nicolò, nella sua relazione introduttiva, il sindaco Maurizio Brucchi ha ribadito quanto detto in diverse situazioni già da tempo, ovvero la possibilità che la TeAm diventi interamente pubblica, in attesa che si chiariscano le normative regionali per la creazione di un unico ente d’ambito per la gestione dei rifiuti.

Il Pd, attraverso Manola Di Pasquale, ha assicurato di voler dare il proprio contributo nell’interesse della società e dei lavoratori sebbene veda particolarmente complessa l’attuazione della procedura in house prospettatta da Brucchi, mentre il capogruppo Gianguido D’Alberto ha riportato l’attenzione sul futuro immediato, pensando in particolare ai dipendenti, visto l’avvicinarsi della scadenza della convenzione.

Qualche dubbio sul reale valore della TeAm stimato nella perizia fatta fare dal Comune è stato espresso da Dodo Di Sabatino (Udc) che ha sostenuto la necessità di un bando di gara per definire proprio per definire i valori veri della società e qualche dissenso sulla gestione avuta finora è stata espressa dalla lista civica “Al centro per Teramo”.

Nella sua replica Brucchi ha voluto sottolineare che la TeAm non è affatto un carrozzone e ha ribadito che non c’è stata affatto la corsa al poltronificio visto che dei 258 dipendenti, solo una cinquantina sono stati assunti negli ultimi anni.

Si tratterà di capire ora come l’amministrazione intenderà procedere. Di certo gli sforzi dovranno fin da subito essere orientati verso la realizzazione del bando per la gara d’appalto che lascerebbe comunque aperte tutte le strade.

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