Nereto, “battaglia” sul ritiro del secco: Laurenzi chiede discussione in consiglio comunale

Nereto. La querelle prosegue. Tra Daniele Laurenzi(ex vicesindaco e ora capogruppo de La Fonte Uniti per Nereto) e Pierino Di Pietro (assessore all’ambiente della giunta Di Flavio) resta molto vivace lo scambio verbale e dialettico sul tema rifiuti e sulla riduzione, operata di recente dall’ente, da 2 a 1 dei giorni settimanali nei quali si ritira il rifiuto secco.

 

Vicenda portata a galla e criticata da Laurenzi, con relativa replica e spiegazione da parte di Di Pietro.

La diatriba, però, non è ancora terminata.

 

“L’assessore Pierino Di Pietro” scrive ancora Laurenzi, ” deve assumersi la piena responsabilità della decisione di ridurre il numero di ritiri settimanali del secco. Invece prima ha scaricato la colpa sui Neretesi che” soffrono di una stanchezza nel differenziare” (scritto dall’Assessore sui volantini) ed ora imputa questa sua scelta come diretta conseguenza ai paventati 90.000 euro di debiti ereditati dall’amministrazione precedente per un errato piano finanziario. Le affermazioni dell’Assessore Di Pietro sono sconcertanti e preoccupanti perché manifestano una cronica incapacità di lettura non solo dei dati ma anche dei bilanci pubblici.

 

 

Il piano economico a copertura del servizio di raccolta dei rifiuti è un allegato necessario al bilancio, che determina le tariffe da pagare, ogni fine anno subisce degli scostamenti fisiologici che non significa una errata previsione. Infatti è prassi consolidata da anni (anche prima dell’ex Sindaco Minora) imputare e pagare nell’esercizio successivo le ultime fatture dell’anno per via di questi scostamenti in aumento. L’Assessore Di Pietro chieda e si informi all’Ufficio Tributi e faccia un po’ di esperienza prima di prendere delle decisioni estemporanee che si ripercuotono sui Neretesi.

L’Amministrazione di cui facevo parte ha risanato un bilancio sulla soglia del dissesto finanziario pagando oltre 600.000 di debiti reali lasciati dai colleghi di partito dell’Assessore Di Pietro, e come ricorda l’Assessore Di Pietro il voto positivo dell’attuale
amministrazione al riequilibrio di bilancio di settembre e all’assestamento di novembre sta a significare e sottolineare proprio l’assoluta inequivocabile correttezza della redazione del bilancio comunale. Il resto sono chiacchiere del politico di mestiere, vestito tagliato a pennello per qualcuno di sicuro non per il sottoscritto, politico di mestiere o meglio funzionario di partito che non si assume la responsabilità delle proprie azioni. Pensare di ridurre il quantitativo di secco riducendo il numero di ritiri settimanali dello stesso è risibile e ridicolo.

 

Questo taglio del servizio, questa riduzione al solo ritiro settimanale del secco, mette in difficoltà gli utenti Neretesi a differenza della maggioranza dei Comuni limitrofi dove il secco si raccoglie due volte a settimana, e paradossalmente potrebbe comportare il mescolare dei rifiuti secchi ai rifiuti differenziati compromettendone il riciclo. L’Assessore Di Pietro insiste nel dichiarare che i Neretesi hanno bisogno di campagne di sensibilizzazione e di essere educati questo è oltremodo offensivo perché le percentuali di differenziata attestano che non è vero, e non è uno scostamento del 2% o 3% a creare gli aumenti sul piano economico, sono altri i fattori come il costo eccessivo del conferimento in discarica, le scelte politiche regionali che hanno comportato la mancanza di impianti di riconversione dell’indifferenziato come in Regioni più evolute.

 

L’Amministrazione di cui facevo parte nel 2014 ha ridotto la TARI di poco ma c’è stata una riduzione; l’Amministrazione di cui fa parte l’Assessore Di Pietro al momento ha ridotto il servizio del ritiro del secco e possiamo aspettarci anche la riduzione dell’umido per questo faremo richiesta di inserire la discussione di questo provvedimento dell’amministrazione in un punto all’ordine del giorno in Consiglio Comunale così i cittadini potranno ascoltare chi dice la verità e chi invece continua con le strumentalizzazioni politiche. Verificheremo infine attraverso quali atti amministrativi questa Amministrazione si muove anche riguardo ad altre “improvvisazioni” che riguardano il rapporto tra il Comune e la Poliservice”.

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