Rilancio della Val Vibrata. Richiesto al Ministero il riconoscimento di area di crisi complessa

Segnali di ottimismo per rilanciare l’area industriale della Val Vibrata che, colpita da lunghi anni di crisi che hanno messo in ginocchio un’intera vallata, potrebbe finalmente tornare a vedere la luce grazie al suo riconoscimento di area di crisi complessa.

“Dopo anni di stallo”, ha detto il vice presidente regionale Giovanni Lolli, “finalmente si sta riattivando una politica industriale nazionale e, grazie all’ottimo lavoro svolto dalla Provincia di Teramo, insieme ai Comuni e alle imprese, faremo di tutto per inserire la Vibrata in quelle che il Ministero dello Sviluppo economico definisce area di crisi complessa. Questo ci consentirà di beneficiare di importanti finanziamenti per la riconversione e riqualificazione industriale”.

Il progetto prende spunto dagli studi fatti già nel 2012 sui quali è stato avviato uno scrupoloso approfondimento, grazie ad un lavoro durato alcuni mesi da parte dell’osservatorio provinciale che ha prodotto la documentazione necessaria per avviare il complesso iter procedurale.

Una possibile boccata di ossigeno per le imprese del territorio, dunque, oltre alla richiesta del completamento della pedemontana nord per il collegamento della provincia ascolana con la A 24. Ed è proprio il lavoro svolto in parallelo con la Regione Marche che potrebbe essere il punto di forza sul quale spingere per l’approvazione del Mise.
“Legarci all’area picena”, ha detto Lolli, “per un riconoscimento unico del territorio a cavallo delle province ascolana e teramana, sarebbe il primo esempio a livello nazionale di richiesta interregionale che ci potrebbe dare una chance in più”.

Oltre al finanziamento di importanti opere infrastrutturali (per i due tratti mancanti della pedemontana, con il collegamento a Sant’Egidio, Ancarano e Castel di Lama servirebbero circa 43 milioni di euro), il riconoscimento di area di crisi complessa garantirebbe fondi a sostegno delle imprese con aiuti in conto capitale, credito agevolato e come partner nel progetto.

La delibera, già approvata dalla Regione Abruzzo, sarà inviata nei prossimi giorni al Ministero che, nell’arco di alcuni messi dovrà valutarne innanzi tutto la plausibilità e poi eventualmente avvierà una trattazione prima di arrivare alla definizione di un accordo di programma quadro nel quale si individueranno gli interventi da fare.
Lolli ha anche assicurato che, nel caso in cui questo riconoscimento ministeriale non dovesse arrivare, la Vibrata rientrerà comunque nell’area di crisi semplice, il cui regolamento dovrebbe essere emanato a breve, per la quale spetterà direttamente alla Regione indicare i progetti da finanziare.

Soddisfazione è stata espressa anche da parte del presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino che, in risposta alle sollecitazioni arrivate nei giorni scorso dall’onorevole Giulio Sottanelli, ha ribadito il suo impegno costante per il settore industriale della provincia, “con un lavoro spesso svolto nel silenzio ma che poi porta a dei risultati concreti”.

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