Torna il ‘Montone Festival tra il sole e la luna’

Mosciano. Dal 3 al 5 agosto torna il “Montone Festival tra il sole e la luna” per la sua XXVI edizione.

Teatro, musica, performance, teatro per ragazzi, busker, magie e giochi, arti visive si alterneranno nello scenario del borgo di Montone di Mosciano Sant’Angelo. A fare da collegamento tra tutti gli spettacoli e da percorso ideale tra le stradine, gli slarghi e le piazze di Montone un gioco, il gioco dell’oca!

Il gioco dell’oca
Teatro e gioco, come noto, sono parenti strettissimi e per questo l’allestimento del borgo di Montone è stato organizzato come un grande gioco. Un progetto unico, ideato dal Laboratorio artigianale della felicità del dott. Polvere e Nuvole sostenuto e ispirato dallo staff di Ludattica, che ha trasformato gli spazi di Montone nel gioco dell’Oca, in cui ad ogni stazione c’è uno spettacolo o un allestimento, una situazione per riflettere, divertirsi, stupirsi o semplicemente da fotografare per essere ricordata e condivisa. E per questo che il manifesto di questa edizione, realizzato sempre dallo staff del dott. Polvere, ha al centro l’oca e un percorso.

Il programma
Ogni sera i buskers accoglieranno i primissimi ospiti con animazioni danze e giocolerie: proprio in avvio di festival, sotto il segno di una magia giocosa e surreale, Mattia Sannicandro darà avvio a tutto con lo spettacolo Qualità oro. Miti, magie e misticanze; a seguire, nella piazza del Giglio al centro del borgo, Dottor Jekyll e Mister Hyde, spettacolo di teatro per ragazzi a cura di Terrateatro, e a seguire la musica “scriteriata” della Microband, un omaggio irriverente alla musica classica, in cui mostri sacri come Chopin, Brahms, Paganini, Bizet, Rossini, Handel, Mozart, Bach, Ravel, Beethoven, Verdi vengono scandalosamente stravolti e riproposti in chiave comica. A conclusione della prima serata, In fabula, spettacolo archetipico sulla lotta della luce contro le tenebre della Compagnia dei folli.
La seconda sera invece si apre all’insegna della memoria: gli spettatori si sposteranno tra “Le stanze del tempo”del Teatro Lanciavicchio e del Teatro Stabile d’Abruzzo, uno spettacolo itinerante fatto di 6 stazioni che porteranno il pubblico a scoprire una storia impastata di acqua e terra, il prosciugamento del lago del Fucino, terzo lago in Italia per estensione. Anche la seconda sera avrà suo momento di irriverenza e di provocazione: in questo caso ci sarà la Signora Porzia, spettacolo performance di Federico Barsanti, a guidarci sulle montagne russe del cambiamento e della trasformazione, tra musica, storie, battute, momenti catartici. A chiudere la serata ancora la musica con le Vocal Sister, gruppo vocale composto da 5 donne che cantano e suonano percussioni: lo spettacolo è Afro Blue, storie e suoni dei popoli della terra, che mette insieme tradizioni e culture molto differenti, dai Canti zulu dell’Africa nera a Caetano Veloso.
Ad illuminare l’ultima serata del festival una protagonista assoluta del teatro italiano: Laura Curino, autrice e attrice torinese, tra i maggiori interpreti del teatro di narrazione, tra i cui spettacoli ricordiamo Elementi di struttura del Sentimento(1985) da Le affinità elettive di J.W. Goethe (Premio Ubu per il miglior spettacolo di ricerca della stagione), La storia di Romeo e Giulietta(1991, Premio Ubu per la drammaturgia), Olivetti, monologo (con la regia di Gabriele Vacis, pubblicato da Baldini e Castoldi). A Montone la Curino porterà Scintille, uno spettacolo che rievoca la tragedia dell’incendio della fabbrica Triangle in cui perirono 146 persone, in maggioranza donne; evento che ebbe una vasta eco sociale e politica determinando la nascita di quella che poi sarebbe diventata la Festa della Donna.
Chiude il festival, come da tradizione, il concerto di musica popolare “Belle Fjole” del gruppo il Passagallo.

Le arti visive
Come ogni anno torna la sezione arti visive, curata dal giovane fotografo Marco Di Marcantonio, collocata nelle torri e nei fondaci che un tempo furono botteghe artigiane. Elemento comune tra tutti gli autori la giovane età e un’appartenenza, quella dell’arte contemporanea, con le sue provocazioni, la ricerca di strade innovative, le contaminazioni, la frequentazione di una cultura visiva che non disdegna i padri e la storia e indica nuovi percorsi e nuove intuizioni che gettano un sguardo sulla realtà fuori dai paradigmi consolidati del conformismo figurativo. Vale per loro il discorso del filosofo Cacciari. Alla giornalista che gli chiedeva del perché i suoi testi fossero accompagnati dalle riproduzioni di opere d’arte, il filosofo rispondeva che gli artisti sono i più grandi pensatori. Vero a Montone: l’arte è “quella cosa che dà da pensare”.
Gli artisti, tutti giovanissimi, sono: Antonio Gualtieri, Mario Alessiani, Black Valium, Francesca Perpetuini, Marco Di Marcantonio, Fabrizio Sannicandro, Marco Rossi

Il Montone Festival è organizzato e diretto dalla Proloco di Montone, con il sostegno del Comune di Mosciano Sant’Angelo, la Fondazione Tercas, la Camera di Commercio e la Regione Abruzzo. Ma il festival è, a suo modo, come ogni anno, un evento collettivo, alla cui realizzazione collabora l’intera comunità che gravita intorno al borgo e alla collina che lo delimita: ristoratori, attività commerciali, semplici cittadini animati dal desiderio di partecipazione e di collaborazione ad un festival ormai entrato a far parte dell’identità del luogo e della sua storia.

 

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