Roseto, Nicolò Orfini diventa Maestro di Scacchi a soli 16 anni

Roseto. Sedici anni: se per tanti ragazzi possono rappresentare l’inizio di una seria carriera sportiva, per qualcuno, negli Scacchi, sono già un momento di coronamento di grandi obiettivi, se al talento é stato aggiunto quel costante lavoro che ogni disciplina impone.

 

Infatti, per prevedere le migliori mosse possibili in una partita, con variabili calcolate pari a 10 alla centoventesima (un numero praticamente infinito) è risaputo che, nel tempo, sono stati scritti più libri sulla teoria degli scacchi che su tutti gli altri sport messi insieme.

Questo è successo ad un giovane di Roseto degli Abruzzi, Nicolò Orfini, studente al terzo anno del Liceo Scientifico “Saffo”, che proprio il 31 dicembre scorso a Montebelluna ha conseguito la Norma ed il titolo di Maestro federale italiano, risultando da oggi l’unico nella provincia di Teramo e con un ELO (il punteggio scacchistico che determina la forza di un giocatore) di 2.228 -live-, secondo solo al bravissimo Maestro FIDE Alessio Viviani, classe 1997 (Elo 2.268).

Nell’aggiornamento delle liste del 1 febbraio 2019 occuperà il 5° posto assoluto tra i migliori scacchisti della nostra regione, di ogni età.

Per tentare la conquista del titolo, il neo Maestro di Scacchi (e, qualche anno fa, fregiatosi dell’onore di diventare il più giovane candidato maestro nella storia abruzzese) è salito in Veneto per affrontare l’impegnativo Festival Internazionale “Vergani” di Scacchi – Montebelluna Cup, che registrava, tra gli altri, la partecipazione di ben 8 Grandi Maestri, 8 Maestri Internazionali e 10 Maestri Fide provenienti da tutto il mondo. In un torneo così competitivo e gareggiando sempre con giocatori più grandi e sulla carta più forti, ha collezionato in 9 turni 4 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte (con 2 GM e 1 MF), riuscendo raggiungere una performance di ben 2355 Elo, ben superiore ai 2251 richiesti per la norma di maestro. Tanto visto il livello elevato degli avversari incontrati di diverse nazionalità (1 russo, 1 turco 2 indiani 1 inglese e 4 italiani) e con una durata media di 4,5 ore per ogni sfida, conseguendo alla fine una variazione positiva di ben 91 punti dal proprio livello di partenza nel torneo.

Per il giovane Nicolò questo risultato arriva a circa un anno e mezzo di distanza dalla vittoria nel Campionato Italiano 2017 Under 16 a Chianciano davanti ai 130 migliori scacchisti italiani di categoria e che gli è valsa nuovamente la rappresentanza dell’Italia nella propria categoria al Campionato del Mondo del novembre 2017 in Uruguay, dove durante il mondiale è salito fino al 15imo posto in classifica all’8° turno, per poi ripiegare nelle proprie posizioni di rating di partenza, visto il livello della gara con i migliori al mondo, sostanzialmente professionisti. Analoga buona prestazione nell’agosto 2018 anche agli Europei di Riga, in Lettonia.

Al di là dei successi personali, colti con la maglia del locale Circolo “Le Torri del Vomano”, il grande impatto che l’applicazione in questa disciplina sportiva, affiliata al CONI, sta lasciando nell’adolescenza del ragazzo riguarda in particolar modo l’esperienza, condivisa insieme a tantissimi coetanei che oggi, in tempi di smartphone e tablet, colgono il fascino del ragionamento necessariamente approfondito in un impegnativo gioco di 3000 anni fa, dove ci si confronta col linguaggio unico dell’assoluto rispetto delle regole, senza le comuni distinzione di situazione fisica, età, nazionalità. Ad maiora.

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