Mobilità sostenibile: tutto quello che c’è da sapere sulla Biciclettata Adriatica

Domani, giovedì 2 giugno, si svolgerà l’Undicesima Edizione della Biciclettata Adriatica, la manifestazione in bicicletta nata per promuovere la cultura della ciclabilità in Abruzzo e la realizzazione della Ciclovia Adriatica.

 

La manifestazione è organizzata dal Comune di Pineto, dalla FIAB e dal WWF, con l’adesione di molte altre realtà come Legambiente, Guide del Borsacchio, Pescara Pattini, Web Strade, Il Sorpasso, FIDAS e con il patrocinio della Regione Abruzzo, delle Province di Ascoli Piceno, Pescara e Teramo e dei Comuni di San Benedetto del Tronto, Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Silvi, Montesilvano, Città Sant’Angelo e Pescara.

Come ogni anno due cortei di ciclisti partiranno, contemporaneamente, da San Benedetto del Tronto e da Pescara, e, dopo una tappa in ogni comune attraversato, si ritroveranno a Pineto alle ore 12:45.

Da nord le tappe saranno:

San Benedetto del Tronto – Piazza Giorgini: ore 8.00;
Porto d’Ascoli – Rotonda S. D’Acquisto ore 8.30;
Martinsicuro – Molo Foce Tronto: ore 9.00;
Alba Adriatica – Bambinopoli: ore 9.30;
Tortoreto – Rotonda Monti: ore 10.00;
Giulianova – Piazza del Mare: ore 10.30;
Cologna Spiaggia – Ponte ciclabile: ore 11.00;
Roseto degli Abruzzi – Lido Celommi: ore 11.30;
Scerne di Pineto – Ponte in legno: ore 12.00.
Mentre da sud si farà tappa a:

Pescara – Nave Cascella: ore 10.00;
Montesilvano – Porto Alegre: ore 11.00;
Silvi/Città Sant’Angelo – Ponte ciclabile: ore 11.30;
Silvi – Piazza Padre Pio: ore 12.00.

Partecipare è semplicissimo: basta andare in uno dei punti di ritrovo e percorrere il tratto o i tratti che si vuole: è possibile fare tutta la Biciclettata o anche solo un tratto.

La gran parte delle tappe sono lungo piste ciclabili o comunque su percorsi protetti.

“La Biciclettata Adriatica, da undici anni a questa parte, pone l’attenzione sulla necessità di politiche mirate allo sviluppo della mobilità e del turismo in bicicletta”, ricorda il WWF in una nota. “In questi anni l’azione delle Associazioni aderenti ha fatto sì che in Abruzzo si ottenessero numerosi risultati, come la realizzazione di gran parte dell’itinerario ciclabile costiero, il trasporto gratuito delle biciclette sui treni, l’approvazione della legge regionale sulla mobilità ciclistica, ecc.. C’è però ancora tanto da fare per rendere la bicicletta non solo uno strumento di svago, sport e turismo, ma anche un mezzo di trasporto che può contribuire concretamente a superare la dipendenza dalle auto e quindi dalle fonti fossili, responsabili dei cambiamenti climatici e di continue emergenze geopolitiche oltre che ambientali”.

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