Colonnella, “noi contro le mafie”: la giornata della legalità con gli studenti dell’istituto comprensivo

Colonnella. L’Istituto Comprensivo “Corropoli-Colonnella-Controguerra”, guidato dal Dirigente Scolastico Manuela Divisi, anche durante l’attuale anno scolastico riunisce tutti gli studenti e le famiglie intorno al tema della legalità.

 

Noi. Contro le Mafie è il titolo scelto per la III Edizione della Giornata della Legalità, evento che quest’anno si realizza giovedì 21 marzo, dalle 9.30, nel Cineplex “Arcobaleno” di Colonnella, grazie alla collaborazione con l’Ass.ne “Falcone e Borsellino”- presieduta da Gabriella Sperandio – e al Premio Nazionale “Paolo Borsellino” con cui l’Istituto ha l’onore di collaborare da alcuni anni. Don Aniello Manganiello, Giovanni Impastato e il magistrato Luciano Costantini sono soltanto alcuni dei volti che hanno incontrato in passato gli studenti dell’Istituto vibratiano per conoscere le più profonde testimonianze di chi la Mafia l’ha combattuta davvero a livello personale e professionale.

 

L’iniziativa di giovedì 21 marzo chiama circa 500 alunni, insegnanti e genitori a partecipare alla Giornata contro le Mafie attraverso due momenti ben distinti: la marcia della Legalità che avrà inizio alle 9.30 nell’area del Cineplex “Arcobaleno” di Colonnella e a cui tutti potranno unirsi; l’incontro-dibattito alle ore 10.15 con due ospiti d’eccezione: Marilena Natale, giornalista PiùEnne News e Premio Borsellino 2018, e Angiolo Pellegrini, Generale dell’Arma dei Carabinieri, comandante della Sezione Antimafia di Palermo dal 1981 al 1985. Insieme ai relatori interverranno il Dirigente scolastico Manuela Divisi e Alessandra Angelucci, Vicaria D.S. e Referente “Area Legalità”, curatrice e moderatrice dell’incontro.

 

L’evento sarò arricchito dai canti del coro studentesco della Secondaria e dal Flash Mob “Sì alla Legalità” delle classi quinte della Scuola Primaria.

 

Marilena Natale: è una giornalista campana. Per anni penna della Gazzetta di Caserta, ora è reporter per una tv regionale, la PiùNews. Più che una giornalista, Marilena è una cronista di strada. Una voce per la sua gente, la gente di Aversa. Un punto di riferimento per i “suoi casalesi”. Non quelli comunemente associati alla cosca di Casal di Principe, ma i casalesi veri, persone perbene che ogni giorno hanno il coraggio di dire di no alla criminalità organizzata. Marilena da tempo si occupa, con coraggio e passione, di traffico dei rifiuti, inquinamento e salute pubblica. Tematiche scomode che spesso l’hanno messa in pericolo e l’hanno resa bersaglio di minacce ed intimidazioni. Ultimamente si è fortemente schierata a favore dell’impianto di compostaggio che dovrebbero costruire alla periferia di Casal di Principe. Un’opera che, con una gestione responsabile, toglierebbe alla Camorra lo scettro sulla gestione dei rifiuti e creerebbe posti di lavoro onesti. Inchieste, video, post, fino a qualche giorno fa, quando la Direzione Distrettuale Antimafia, in seguito ad alcune intercettazioni, ha dichiarato che ora sulla testa di Marilena pende una taglia. La criminalità organizzata ha un piano di morte per farla tacere per sempre, quindi la sua vita è in pericolo. Marilena Natale ha ricevuto il Premio Nazionale Borsellino 2018 per il Giornalismo.

 

Angiolo Pellegrini: generale dell’Arma dei Carabinieri, è stato comandante della sezione antimafia di Palermo dal 1981 al 1985. Come uomo di fiducia del pool, ha portato a compimento le più importanti indagini nei confronti di Cosa Nostra. Angiolo Pellegrini è autore del libro “Noi. Gli Uomini di Falcone” (Sperling e Kupfer Editore): Quando il capitano Angiolo Pellegrini assume il comando della sezione Anticrimine dell’Arma dei Carabinieri, la Mafia tiene la Sicilia sotto scacco. Unica speranza, un giudice che con alcuni colleghi ha fatto della lotta alle cosche la sua missione: Giovanni Falcone. Ha bisogno però di uomini fidati che portino avanti le indagini. E Pellegrini non si tira indietro: mette insieme una squadra di fedelissimi e va a infilare il naso dove nessuno ha mai osato, guadagnandosi l’amicizia e la stima del magistrato. Questo libro ricostruisce dall’interno, a ritmo serrato, il periodo più drammatico ed eroico della guerra a Cosa Nostra. Una guerra che, in fondo, erano davvero in pochi a voler vincere.

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