Al via il Premio Donna Città di Roseto 2019

Roseto. Anche quest’anno, in concomitanza della Festa della Donna che si celebra l’8 marzo, la Commissione pari opportunità del Comune di Roseto presieduta da Giorgiana Camplese, celebrerà il “Premio Donna Città di Roseto 2019”.

Si tratta di un riconoscimento molto senti-to, dichiara l’assessore Luciana Di Bartolomeo, che quest’anno ha voluto premiare due donne molto impegnate nei settori della Cultura e dell’Imprenditoria.

E così in aula consiliare, venerdì 8 marzo alle 18, verranno consegnate due targhe rispetti-vamente alla Cultura per Emma Luciani (“Per il suo impegno nel mondo della psichiatria psicoanalitica e per aver esplorato nei suoi romanzi le complessità dell’animo femminile”) e a Jennifer Ashton Fontana per l’imprenditoria (“Con le sue moderne capacità imprendito-riali dimostrate nella gestione della Piccola Rosburgo ha portato il nome di Roseto in tutto il mondo”).

All’incontro organizzato dalla Commissione pari Opportunità parteciperanno: il sindaco di Roseto, Sabatino Di Girolamo, il presidente del Consiglio comunale Teresa Ginoble, l’assessore alle Politiche sociali Luciana Di Bartolomeo, e il consigliere delegato alle Pari opportunità Emanuela Ferretti.

“Della condizione femminile si parla tanto, ed è sempre opportuno farlo – dichiara Giorgiana Camplese – ma spesso al di là delle dichiarazioni di intenti sono ancora poche le misure di sostegno per le donne. Donne che quotidianamente reggono sulle loro spalle il peso di una famiglia da conciliare con gli impegni lavorativi e con notevoli difficoltà di gratificazione nella scala dei successi che molto spesso vedono in cima più facilmente gli uomini”.

“E’ per questo – aggiungere il consigliere Emanuela Ferretti – che occasioni come il “Premio Donna” ci consentono quantomeno di onorare quegli esempi femminili che, al di là delle cronache che consegnano spesso occasioni di violenza e sudditanza, si sono dimostrate esempi di forza e capacità riuscendosi ad affermarsi e a ben distinguersi nei loro settori professionali e nel tessuto sociale di riferimento”

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