Teramo, il “III Forum sul Gran Sasso” con il premier Giuseppe Conte

Il III Forum internazionale del Gran Sasso – in continuità con il precedente, sul tema “Prevenire per un nuovo sviluppo” – intende coinvolgere le realtà accademiche e di ricerca nella elaborazione di una nuova cultura per “investire”, consapevoli che l’impegno del e per investire non può limitarsi ad una promozione puramente funzionale, ma deve inserirsi in una nuova progettualità sociale.

A presentarlo questa mattina il Vescovo, Monsignor Lorenzo Leuzzi, accompagnato dal Rettore dell’Università di Teramo, Dino Mastrocola, con lavori che inizieranno il prossimo primo ottobre, per concludersi poi due giorni più tardi.

L’appuntamento è promosso dalla Diocesi di Teramo-Atri, ed è organizzato in collaborazione con MUR, MAECI (Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale), ICCROM (Centro Internazionale di studi per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali), CRUA (Conferenza dei Rettori delle Università Abruzzesi) e UNITE, Università degli Studi di Teramo.

Il Forum vedrà la presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi.

In questa nuova e imprevista richiesta del dopo virus, unitamente alle attese della ricostruzione del post-sisma nelle regioni dell’Italia centrale, il III Forum Internazionale del Gran Sasso vuole essere l’inizio di un cammino di sensibilizzazione delle comunità accademiche e scientifiche sul tema del “costruire” nella prospettiva della terza missione.

“Il III Forum internazionale del Gran Sasso si pone in continuità con quelli precedenti – ha detto il Vescovo – Innanzitutto, per la modalità della preparazione: la collaborazione tra le diverse esperienze universitarie e i centri di Ricerca, non solo della Provincia di Teramo, a cominciare dall’Università, ma dell’Abruzzo e d’Italia. In secondo luogo, per lo stile progettuale: la promozione della sintesi culturale tra le divere discipline di ricerca. Il tema, rimodulato per gli eventi della pandemia, intende proseguire nell’elaborazione di una cultura della prevenzione che, soprattutto dopo l’emergenza sanitaria, deve recuperare, come ricordavo lo scorso anno, una dimensione progettuale. Investire per costruire: il tema scelto ha l’ambizione di riannodare i due verbi non nella prospettiva dell’efficienza o dell’organizzazione, ma nella valorizzazione dei talenti e della costruzione del bene comune”.

“Il Foum del Gran Sasso, nato da una straordinaria intuizione del nostro Vescovo Monsignor Leuzzi – ha detto Mastrocola – ha posto Teramo e la sua Università al centro di riflessioni e visioni mondiali, coinvolgendo in particolar modo le nuove generazioni in un’ottica interdisciplinare, perché i grandi progetti hanno bisogno del supporto di tutte le branche dei saperi. Il tema di quest’anno, quello della ricostruzione, mi coinvolge in particolar modo perché nella mia qualità di rettore di un’Università, ho coscienza di quanto sia fondamentale per il futuro contare sul ruolo che gli studenti di oggi e i laureati di domani avranno nell’intercettare e ricomporre le fila di un futuro che negli ultimi anni – tra eventi calamitosi e pandemie – sembrerebbe sfuggire continuamente di mano. Sappiamo che non è così, cambiano solo le sfide ma le giovani generazioni hanno sempre dimostrato forza, coraggio e impegno. Per questo, sono orgoglioso di riservare all’interno del Forum un ampio riconoscimento ai miei studenti, con un premio per l’attaccamento al dovere e la preziosa solidarietà che hanno saputo esprimere e continuano a sostenere, anche durante questa triste emergenza del Coronavirus”.

Ci saranno anche premi per i dottorandi di ricerca dell’Università, tra cui alla studentessa Erika Fusella dell’Università di Teramo, recentemente scomparsa.

 

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