Università Teramo, sulla rivista Nature studio sullo spiaggiamento dei cetacei

Tursiope-spiaggiatoTeramo. L’Università di Teramo trova spazio nella consorella della celebre rivista “Nature”. E’ stato pubblicato online nella sezione “News and Views” della rivista “Emergin Microbes and Infections”, un contributo di Giovanni Di Guardo, docente di Patologia Generale e Fisiopatologia Veterinaria presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Teramo, sul fenomeno dello spiaggiamento dei cetacei.

“Nel corso degli ultimi 20-25 anni – ha spiegato Giovanni Di Guardo – la popolazione di stenelle striate del Mar Mediterraneo, piccoli delfini dalla forma slanciata e dalla lunghezza massima di un paio di metri, è stata vittima di almeno quattro distinti eventi epidemici sostenuti da un nuovo agente morbillivirale, denominato Dolphin Morbillivirus (DMV), l’ultimo dei quali ha avuto come teatro durante i primi mesi del 2013 le coste tirreniche del nostro Paese, provocando la morte di almeno 125 individui, buona parte dei quali appartenenti alla specie anzidetta». E il presunto riscaldamento globale, secondo il docente, è un fattore da tenere in considerazione: “Molti sono gli interrogativi che questi drammatici eventi sollevano – ha scritto il professor Di Guardo – Primi fra tutti il ruolo potenzialmente svolto nella loro genesi ed evoluzione dai cambiamenti climatici cui stiamo assistendo con crescente frequenza, unitamente all’eventuale sinergismo ezio-patogenetico esplicato da certi contaminanti ambientali immunotossici che i Cetacei, in qualità di “predatori apicali”, sono in grado di accumulare in notevoli quantità nei propri tessuti”.

 

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