Teramo, l’immigrazione a scuola: giochi ed esperienze grazie al progetto Lib(e)ri

Si è svolto questa mattina al liceo scientifico Melchiorre Delfico di Teramo l’incontro formativo fra le scuole del teramano e tre beneficiari dei centri d’accoglienza gestiti dalla cooperativa sociale Tre Fontane.

Il nuovo appuntamento didattico, che rientra nel progetto Li(b)eri avviato qualche anno fa dalla scuola di piazza Dante, ha coinvolto oltre 200 alunni fra i 13 e i 15 anni che hanno potuto ascoltare le esperienze di tre migranti. Storie di fughe dai propri Paesi di origine e di riscatto in Italia. Due di loro, infatti, lavorano oggi come mediatori culturali in altrettanti centri d’accoglienza in Abruzzo.

Al termine del gioco a quiz nel quale si sono sfidati gli alunni delle scuole medie di Teramo, leggendo e rispondendo alle domande due libri sul tema emigrazione/immigrazione, c’è stata la parte di ascolto con l’intervento dei migranti ospiti. A prendere per prima la parola è stata Antonella Durante, direttrice del Centro Cas di Basciano e dello Sprar di Roseto degli Abruzzi (gestiti entrambi dalla cooperativa sociale Tre Fontane), che si è soffermata sui temi delicati dell’inclusione sociale e del sistema di accoglienza in Italia. Ha inoltre illustrato le possibilità di lavoro all’interno del Terzo Settore.

Poi ci sono stati i racconti di Keita Inza e Dao Yonousso, due giovani migranti arrivati in Italia nel 2014 che, dopo aver portato a termine il percorso di integrazione sociale, oggi lavorano come mediatori in altrettante strutture. A chiudere la sessione è stato Newton Osagie dello Sprar di Teramo.

Soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa è stata espressa sia dalla direttrice del liceo scientifico sia dalla professoressa responsabile dell’evento. Per loro è stata un’esperienza meravigliosa, arricchita dai racconti emozionali dei tre migranti.

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