Gianluca Ginoble al concerto di Natale in Afghanistan

ginoble_2Roseto. Spesso abbiamo la fortuna e il piacere di ospitare personaggi di spicco del mondo della cultura, della scienza, della politica, ma anche dello spettacolo. Stavolta è con una certa e sana emozione che dedichiamo questo spazio ad un ragazzo, come si suol dire, delle “nostre parti”. Gianluca Ginoble, abruzzese, nato e cresciuto a Roseto che non ha ancora compiuto diciassette anni.

Semplice, umile, che ha nelle sue fondamenta un amore per la musica che lo accompagna da sempre. Gianluca, insieme ai suoi due compagni di questa straordinaria avventura, ossia gli altri due “tenorini” Boschetto e Barone, stanno rapendo con la loro incredibile voce, le platee di tutto il mondo, dagli Stati Uniti, all’Australia dalla Cina, all’America Latina, dove la versione del loro lavoro in spagnolo ha vinto il disco d’oro in Messico e quello di platino in Venezuela. Ma la notizia più importante è la loro candidatura al Grammy Latino, l’equivalente dell’oscar della musica, con ben tre nomination. Hanno dato del filo da torcere alla brava cantante sud americana Shakira che ha portato a casa l’ambitissimo riconoscimento. A Natale intanto uscirà il loro nuovo cd con il remake di alcune delle canzoni contenute ne IL VOLO, ma con cinque brani inediti. Alcune interpretate in inglese, inerenti al periodo natalizio come la famosissima “Jingle bells”. I loro concerti di quasi due ore, sono una sintesi perfetta di musica italiana di sempre con interpretazioni come “O’sole mio”, ma con innesti nel pop moderno alla Michael Bublè per intenderci. Altro aspetto sorprendente del loro incredibile successo è stato senz’altro quello di aver ottenuto, unici cantanti italiani di sempre, un contratto discografico con una delle major mondiali nel campo, ossia la Universal di Los Angeles. Gianluca nei suoi viaggi che lo stanno portando a toccare le più importanti città del mondo è sempre seguito da papà Ercole. Ecco cosa ci ha detto in una delle rare interviste rilasciate ai media italiani, per motivi di ritmi frenetici.

 

Gianluca, sei reduce da un tour oltreoceano molto importante. Raccontaci in breve la “tua America”

“La musica, oltre che essere per me una grande passione, è diventata come dico io “my funny work”. Un lavoro a tutti gli effetti. Il nostro tour ha toccato le principali città americane, come New York, Los Angeles, Miami, Chicago… Abbiamo inoltre partecipato ad un importante programma televisivo: “American Idol”, una specie di X Factor, ma nella sua giuria ci sono personaggi del calibro di Jennifer Lopez, Emimen… Siamo stati molto a contatto con le grandi star della musica mondiale ultimamente. Credimi, mai e poi mai avremo immaginato che dopo “Ti lascio una canzone” (programma Rai condotta da Antonella Clerici, ndr) avremo avuto un contratto con una major mondiale. A volte stento ancora a crederci”. ginoble_4

 

 

Tra poco partirai per un nuovo Tour che toccherà stavolta le principali città europee. La tua vita anche se in positivo è stravolta presumo…

“Si questo è vero, del resto quando esce un nuovo disco, c’è bisogno di molta promozione che comporta molto lavoro e spostamenti. A volte è davvero molto dura”. Come ti sei organizzato per lo studio? “Frequento il liceo classico, ma per me adesso è impossibile andare a scuola normalmente, quindi la mia famiglia ha deciso di farmi seguire da un tutor, in un istituto privato. A fine anno dovrò sostenere gli esami per l’ammissione all’anno scolastico successivo”.

 

E’chiaro che tutto questo successo, fa onore anche alla tua terra d’origine. Ma raccontaci un po’ invece delle fans. So che nei hai moltissime, in giro per il mondo…

“Si effettivamente le fans sono davvero tantissime, ma anche perché il nostro genere musicale piace un po’ a tutte le fasce di età. Anche alle giovanissime però. In sud America in particolar modo. A volte lì occorrerebbe la guardia del corpo! Comunque è davvero fantastico quando, ad esempio, giri per il centro di Manhattan e la gente ti riconosce, oppure vedi le ragazze sotto al palco che urlano e vogliono stringerti le mani. Mi sembra quasi di vivere un sogno ad occhi aperti”.

 

I tuoi prossimi impegni in Italia?

“Beh, non proprio in Italia, ma per l’Italia! Infatti il 24 dicembre saremo in Afghanistan dove terremo un concerto in onore dei nostri militari di stanza in quel Paese e per le forze multinazionali. L’evento sarà trasmesso su RAI UNO in prima serata. Prima della messa del Santo Padre”

 

Notizia eccezionale Gianluca! Bene, ma oltre che essere un bravissimo cantante, sappiamo che sei un ragazzo molto semplice legato molto ai veri e sani valori della vita. Per questo ci permettiamo di dire di non cambiare mai questo tuo aspetto caratteriale. Come ultima cosa ti chiedo, a cosa non rinunceresti mai, neppure per la fama?

 

“Sai per me questa è una risposta molto semplice. I valori che non potrò mai tradire sono quelli della famiglia. Mi è vicina sempre. In modo particolare però voglio ricordare mio nonno che è stato ed è sempre una figura insostituibile per me. E se sono qui oggi lo devo molto anche a lui”.

 

Marcello Perpetuini

 

 

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