Teramo, giardino dei cedri della Provincia intitolato a Marco Pannella. FOTO

Con la scoperta della targa, è stata inaugurato questa mattina il giardino annesso al Palazzo della Provincia di via Milli, riaperto alla città, con l’intitolazione a Marco Pannella. Si tratta di uno spazio verde dalle peculiari caratteristiche arboree e progettuali che, d’ora in poi, potrà essere utilizzato dai cittadini e dalle associazioni.

E proprio nella giornata di ieri il parco è stato il palcoscenico di uno spettacolo teatrale allestito dagli studenti di Spazio Tre che hanno messo in scena il “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare.

Alla cerimonia erano presenti oltre al presidente della Provincia, Renzo di Sabatino, anche il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, la senatrice Stefania Pezzopane e diversi amici di Pannella.

Oltre alle autorità, infatti, c’erano gli amici del “tra spartito Radicale” e di Radio radicale (che ha trasmesso la cerimonia in diretta) dei familiari e della compagna Mirella Parachini.

“Grazie Teramo” ha detto la Parachini al termine di un saluto nel quale ha ricordato che nelle ultime settimane di malattia, quando non poteva più uscire di casa, Marco Pannella stava sul balcone e si “commuoveva guardando gli alberi e gli uccelli e mi pare una cosa molto bella che a lui sia intitolato questo un giardino, un primo segno tangibile che lui c’è…Marco ci sarà in quanto anche Teramo ci aiuterà a mantenere vivo il suo ricordo e a portare avanti le sue idee che sono state la sua vita”.

I giardini del Palazzo di via Milli, palazzo che dal 1901 è sede dell’Amministrazione provinciale, sono stati realizzati nel 1888 insieme alla Scuola normale femminile con annesso Convitto su progetto di Gaetano Grugnola, ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico Provinciale (Grugnola si era diplomato al Beccaria di Milano e laureato al Politecnico di Zurigo, arrivò a Teramo nel 1882 e fra i suoi progetti ci sono opere molto importanti: la ferrovia Montesilvano-Penne; l’acquedotto di Teramo, il porto canale di Pescara allora ancora Castellamare Adriatica).

Il cortile interno del Convitto venne destinato in parte a giardino e in parte ad orto. Nel 1899 il Consiglio provinciale deliberà la soppressione del Convitto e il trasferimento in altra sede della scuola. Nel 1901 la struttura di via Milli diventò la sede della Provincia e i giardini annessi vennero ulteriormente abbelliti. Il Giardino, anche se non è mai stato intitolato, era conosciuto come il Giardino dei cedri per via dei meravigliosi esemplari di questa specie arborea. Ancora oggi, un maestoso cedro svetta fin sopra il palazzo.

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