Sant’Egidio: Cena al buio

cena_al_buioSant’Egidio alla Vibrata. Venerdì 19 novembre l’Unione Italiana cechi e ipovedenti di Teramo in collaborazione con il “Ristorante Don Casorello” di Paoloantonio e sponsorizzato dal Cocalo’s Club presenta: la “Cena al Buio”. Il ricavato della serata sarà in parte devoluto al progetto “Insieme verso l’autonomia”.

Si tratta di una cena organizzata in una sala tenuta rigorosamente al buio, nella quale gli ospiti vengono guidati da personale non vedente per vivere un’esperienza unica, che va molto aldilà del semplice atto quotidiano del cenare. Il buio dura all’incirca un’ora e mezza, al momento del dessert la sala verrà illuminata da candele. Il costo della cena è di 25 euro a persona e parte del ricavato verrà devoluto all’associazione a sostegno del progetto “Insieme verso l’autonomia” rivolto ai ciechi pluriminorati (che oltre a non vedere hanno altre disabilità). Il progetto “Insieme verso l’autonomia”, della durata di 12 mesi, è rivolto all’espletamento di attività riabilitative specifiche per 31 utenti pluriminorati, residenti nel territorio della provincia di Teramo. Queste attività comprendono: assistenza domiciliare, attività espressive – manuali – occupazionali presso il Laboratorio sito nella sede dell’Unione Italiana Ciechi di Teramo in via Bafile (zona Cona) nel quale sarà altresì attivato un servizio di supporto psicologico, fisioterapia, musicoterapia, pet terapia, attività di riabilitazione, orientamento e mobilità ed autonomia personale, il tutto assicurato mediante la collaborazione di tecnici del settore, professionisti ed operatori qualificati. Inoltre questo tipo di eventi consentono di sensibilizzare le persone offrendo loro, al contempo, un momento unico e inconsueto per divertirsi. Gli obiettivi della “Cena al Buio” sono molteplici. Ridurre la distanza psicologica tra chi ha perso il bene prezioso della vista e chi non ha, per sua fortuna, questa minoranza visiva. Risvegliare i sensi del gusto, dell’olfatto, del tatto, dell’udito. Giocare a riconoscere le cose, a distinguere oggetti comuni senza la vista, a godere di sapori e profumi senza lasciarsi influenzare dagli stimoli visivi. E per finire contribuire attivamente ad un progetto di solidarietà.

 

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