Campli, Timballo una grande cucina: contest e poi film

Far conoscere le bellezze paesaggistiche di Campli, e i suoi sapori attraverso un contest e poi un film.

 

 

 

 

 

Sono questi alcuni degli obiettivi del progetto “Timballo, una grande cucina” promosso dall’Associazione Itaca e dalla produzione cinematografica Officina Azzurra, in collaborazione con la Bro Company Napoli che parla di integrazione, incontro tra culture, promozione del territorio. Aspetti importanti tenuti insieme da un piatto della tradizione, il timballo, che per eccellenza è sinonimo di Abruzzo e in particolare del teramano.

 

 

 

 

Il progetto, che è stato presentato stamattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Teramo nella sala della Giunta della Provincia, si sviluppa in due fasi con l’ambizione di fondere la cucina tradizionale (partendo dal timballo) con piatti di altre culture (il cous-cous) e attraverso l’unione di questi sapori far conoscere un territorio.

La prima parte del progetto prevede, infatti, il coinvolgimento degli istituti alberghieri di Pescara, Giulianova e Teramo che avranno il compito di riuscire nell’intento di realizzare timballi al cous-cous con ingredienti dei presidi Slow Food rigorosamente vegetariani e con verdure di stagione. Gli studenti proporranno sei ricette, due per istituto, partecipando così a un concorso. Una giuria composta da un rappresentante Slow Food, da Giampiero Sacchetti della Facoltà di Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università degli Studi di Teramo e dal cuoco Antonio Verdino, il prossimo 23 aprile premierà la migliore ricetta che sarà la protagonista di un film.

 

 

 

 

 

La seconda fase del progetto, infatti, prevede la realizzazione di un film ambientato a Campli. Qui vive una cuoca che si chiama Adelina. Lei ha un sogno. Quello di far assaggiare il suo particolare timballo alla conduttrice di un programma di cucina. Riuscirà nell’intento grazie a tre idraulici migranti che la aiuteranno nell’invenzione di una ricetta che sposa elementi tradizionali a altri innovativi: un timballo al cous-cous.

Il film, per la regia di Maurizio Forcella, che ha diretto anche “Come fosse per sempre” del 2014, si avvale della sceneggiatura di Pietro Albino Di Pasquale, che ha firmato numerosi documentari che si sono distinti nei più importanti festival del cinema, e vede nel cast numerosi attori: Niko Mucci, attore anche nel film “Il sindaco Pescatore”; Ivan Franec attore con ruoli di primo piano in film come “La grande Bellezza” di Paolo Sorrentino; Nunzia Schiano attrice nei film “Benvenuti al Nord” e “Benvenuti al Sud” e l’attore emergente Fabio Balsamo molto noto nel web con i suoi lungometraggi, capace di catalizzare su di sé ne “Gli effetti di Gomorra la Serie” più di 5 milioni di contatti.

Il film tra settembre e novembre sarà presentato in importanti festival del cinema come quello di Venezia e di Roma e nel 2017 sarà presente in almeno cento festival in giro per il mondo e in eventi enogastronomici, mentre per il 2018 è prevista la messa in onda nelle emittenti nazionali e internazionali.

Il progetto è finanziato da Slow Food, il consorzio Docg Colline Teramane, dal comune di Campli, dalla Regione Abruzzo e da Aran Cucine. Il piatto vincitore del contest che coinvolge gli studenti abruzzesi sarà protagonista anche di numerosi show cooking tenuti dai ragazzi stessi in molte manifestazioni culinarie come “Atri a Tavola” a luglio, e a Campli e Montepagano di Roseto, rispettivamente il 20 giugno e ad agosto, in occasione della proiezione del dietro le quinte del film.

“L’idea di un film che potesse aiutare un piccolo comune a valorizzarsi e farsi conoscere, ma anche che potesse lanciare un messaggio di integrazione ci è piaciuta da subito – hanno commentato Maria Angela Vanni e Luciano Di Giovannantonio, rispettivamente assessore agli eventi al comune di Campli e referente dell’associazione Itaca – a Campli vivono oltre 180 immigrati e un piatto che possa diventare un esempio di inclusione veicolato con il film ci piace molto. Vogliamo che Campli con le sue bellezze possa finalmente decollare”.

“Si tratta di un lavoro molto impegnativo – ha aggiunto lo sceneggiatore Pietro Albino Di Pasquale – ci lavorano moltissime professionalità, attori validissimi che contribuiranno alla riuscita del progetto. Dietro questo film c’è un’idea forte e vincente: puntare all’inclusione, alla valorizzazione di un piatto e quindi di un territorio. In Abruzzo ci sono poche esperienze di questo genere contrariamente ad altri paesi e ad altre regioni. La cinematografia è anche un grande strumento di promozione territoriale”.

“Aver coinvolto le scuole – hanno commentato coralmente i referenti dei vari istituti coinvolti – è stata una idea molto bella. I ragazzi sono già al lavoro per preparare questo piatto. All’inizio siamo stati titubanti perché se si va oltre la tradizione spesso si è criticati, invece poi abbiamo pensato che innovare stimola i ragazzi, li diverte. Sarebbe bello che il timballo al cous-cous diventasse il piatto dell’integrazione e dell’accoglienza”.

Tra i presenti alla conferenza stampa: l’attore Fabio Balsamo, Emanuele Palamara responsabile della Bro Company Napoli, il regista Maurizio Forcella, Gianluigi Antonelli che ha curato le musiche, il cuoco Antonio Verdino, ma anche i referenti degli istituiti alberghieri abruzzesi coinvolti Alberigo Acciaio (Teramo), Domenico Iobbi (Giulianova) e Narcisio Cicchitti (Pescara), accompagnati da alcuni studenti, l’assessore agli eventi del comune di Campli, Maria Angela Vanni e Luciano Di Giovannantonio per l’associazione Itaca.

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