Teramo, rifugio Franchetti. Concerto a 2mila metri

rifugio_franchettiTeramo. Un concerto “in quota” è quello che si è svolto domenica 1 agosto al rifugio Franchetti del Gran Sasso. Organizzato dal gestore del posto, Luca Mazzoleni per festeggiare i 50 anni del rifugio posto a oltre 2mila metri di quota, l’evento si è avvalso della collaborazione dei medici e degli amici della Onlus “L’Aquila per la Vita”, impegnati da anni nell’assistenza domiciliare.

Il rifugio fu inaugurato nel 1960 su uno sperone roccioso, al centro del Vallone delle Cornacchie. Stretto tra le pareti del Corno Grande e del Corno Piccolo, offre un magnifico panorama sulle colline dell’Abruzzo teramano e con una visione sull’azzurro del  mare Adriatico.

I musicisti de “L’Aquila Horn Quartett” dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese hanno suonato, dunque, tra le rocce, dopo aver raggiunto il rifugio con il loro strumento, il cavalletto e gli spartiti. Nonostante le difficoltà della quota, tutti hanno suonato brani impegnativi, considerato soprattutto il fatto che è davvero difficile far uscire fiato a oltre 2mila metri di altezza per la rarefazione dell’ossigeno.

Il complesso è composto da Alessandro Monticelli (primo corno solista dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese), Angelo Maria Orsini, Luca Di Francesco e Vittorio Sette (secondo corno dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese). Ha partecipato al concerto anche il tenore Alberto Martinelli che ha cantato anche brani caratteristici alpini con la tecnica del falsetto.

 

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