Giulianova, cena di beneficenza per il Congo

Giulianova. Si è di nuovo messa in moto l’Associazione Insieme per Costruire. Sostenere la missione congolese di Butembo ed il monastero di Saint Benoit è l’obiettivo della onlus giuliese che sta allestendo un altro container da inviare nel paese africano.

La raccolta di fondi è essenziale per il nuovo progetto e così è stata organizzata una cena di beneficenza al ristorante “Il Vigneto del Principe” di Giulianova (strada per Montone) per sabato 12 dicembre 2015 ore 20:00. La volontà degli organizzatori è quella di poter inviare finalmente a Butembo un trattore ed attrezzature utili per la coltivazione dei campi.Gianni Mastrilli e don Fortunato uniti per la missione di      Butembo

Gianni Mastrilli, presidente dell’Associazione Insieme per Costruire, lancia un appello. “Invitiamo tutti coloro che posseggono delle attrezzature di qualunque genere non più utilizzate a contattarci attraverso il monastero benedettino di Giulianova per l’eventuale consegna delle stesse”

Mastrilli lancia anche un appello per la partecipazione alla cena di beneficenza precisando: “Quest’anno sono previste diverse novità tra cui la presentazione del libro di don Fortunato Radicioni “Un seme in terra d’Africa” a cura del giornalista Rai Umberto Braccili e l’esibizione del frizzante gruppo musicale GiuMaria. In agenda anche un angolo di animazione dedicata ai più piccoli ed altre iniziative per una bella serata di solidarietà”.

locandina cena beneficenzaDon Forturato Radicioni, uno dei fondatori della missione nel continente nero, aggiunge: “L’Africa è molto povera e va aiutata con attività benefiche. Ci stiamo adoperando, nello spirito del nostro principio “preghiera e lavoro”, per inviare a Butembo anche una buona quantità di semi per la produzione in proprio di ortaggi e legumi destinati al consumo del monastero e degli ospiti”. Aggiunge don Fortunato: “La bottega dei mestieri di falegnameria, già avviata da qualche anno, sta producendo i suoi frutti grazie anche all’impianto fotovoltaico che abbiamo installato dopo l’invio da Giulianova del primo container. Senza perdere mai di vista – conclude il padre benedettino – che tutte le iniziative, per non commettere errori, devono essere concordate proprio con il monastero benedettino-silvestrino di Giulianova, motore della missione nella Repubblica Democratica del Congo”.

 

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