Campli, “il cielo sopra la necropoli”: apertura straordinaria per il sito di Campovalano

Campli . Mercoledi’ 5 agosto, il Museo Archeologico Nazionale di Campli promuove un’apertura straordinaria dell’area archeologica della Necropoli di Campovalano, in occasione dell’evento, organizzato in collaborazione con il Comune di Campli e con l’Osservatorio astronomico “V. Cerulli” di Teramo, “Il cielo sopra la Necropoli”. A partire dalle ore 19 l’area archeologica aprira’ al pubblico per visite guidate gratuite al sito e al tumulo n. 2; alle ore 20.30 si terra’ la conferenza dal titolo “Archeoastronomia: l’uomo e le stelle” e, a seguire, l’osservazione guidata del cielo, a cura del dott. G. Valentini.

 

 

L’evento e’ gratuito e gli organizzatori consigliano ai partecipanti di portare torcia e plaid, per poter osservare piu’ comodamente il cielo. Per informazioni: www.facebook.com/necropolidicampovalano email: necropoli.campovalano@gmail.com Intanto il Museo Archeologico Nazionale di Campli comunica l’apertura straordinaria della Necropoli di Campovalano nelle giornate del 7, 11 e 27 agosto prossimi, con orario 17.00-22.00. Sara’ possibile visitare l’area archeologica e usufruire di visite guidate gratuite, effettuate da personale specializzato. Ai piedi dei Monti Gemelli, adagiata sulla Piana di Campovalano, si estende l’area archeologica dell’omonima Necropoli. Si tratta di un antico cimitero attribuito ai Pretuzi, popolo che abito’ il territorio teramano nel I millennio a.C. Le sepolture, scavate a partire dagli anni sessanta del secolo scorso, coprono un ampio arco cronologico, compreso fra la fine dell’eta’ del Bronzo (XIII-XI sec. a.C.) e il II sec. a.C. Le tombe messe in luce dagli archeologi sono oltre 600 e sono caratteristiche quelle dei secoli VII-VI a.C. Si tratta delle cosiddette tombe a tumulo, caratterizzate da colline di terra emergenti dal terreno, sotto le quali si trovavano le fosse contenenti i defunti. Il cimitero antico era attraversato da una strada costruita con grosse pietre di fiume, utilizzata durante i riti funebri. Le indagini archeologiche hanno restituito splendidi oggetti, che costituivano il corredo funerario e che sono esposti al Museo Archeologico Nazionale di Campli. La visita all’area archeologica, invece, permette di comprendere come era organizzato l’antico cimitero e di accedere alla ricostruzione del tumulo n. 2, attribuito al cosiddetto “Re di Campovalano”. All’interno della fossa di sepoltura sono stati sapientemente riprodotti i vasi del banchetto aristocratico, le armi del capo guerriero e il suo carro da parata, simbolo di prestigio sociale. Il progetto “Talenti per l’archeologia” nasce dalla stipula di uno specifico protocollo d’intesa fra Regione Abruzzo e Mibact, nell’ambito della programmazione di interventi volti alla formazione e promozione di professionalita’ specialistiche, da impiegare nella valorizzazione, nel recupero e nella riqualificazione di aree ad elevata valenza storica ed archeologica. Nell’ambito di questo progetto, promosso grazie ai finanziamenti del PO FSE Abruzzo 2007-2013, un gruppo di archeologi e storici dell’arte e’ impegnato nella valorizzazione e promozione dell’area archeologica della Necropoli di Campovalano, sotto la direzione del dott. Glauco Angeletti, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Campli e funzionario archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo.

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