Valle Castellana, cattura illegale di gamberi di fiume: blitz dei carabinieri forestali FOTO

I Carabinieri Forestali di Rocca Santa Maria, nel corso di un servizio antibracconaggio e perlustrazione a piedi territorio, in località “Fosso di Mattere” nel territorio di Valle Castellana, sull’omonimo corso d’acqua all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, hanno sorpreso un uomo in flagranza di reato, intento nella cattura di gambero di fiume (Austropotamobius pallipes).

 

Al momento del controllo, aveva già catturato 17 esemplari di gambero, riposti in un secchio di plastica. Gli animali, dopo il sequestro, ancora tutti vivi, sono stati immediatamente rilasciati nel loro habitat naturale, dai Carabinieri Forestali, in considerazione della vulnerabilità e pericolo di estinzione della specie.

 

 

La condotta tenuta dal trasgressore, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, assume maggiore gravità in quanto posta in essere ai danni di una specie animale minacciata ed in pericolo di estinzione, tutelata da normative comunitarie quali la Direttiva n.92/43/CEE “Habitat – Conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” in cui la specie è definita “ad elevata priorità di conservazione”. Per tale motivo la specie è stata oggetto di diversi Progetti LIFE fra cui il LIFE CRAINAT che ha riguardato le popolazioni di Gambero di fiume abruzzesi e molisane ricadenti nei siti Natura 2000.

 

La persona che ha catturato i gamberi è stata deferita all’autorità giudiziaria per il reato commesso ed è stata altresì sanzionata amministrativamente.

 

Molto, troppo spesso, non ci si rende conto del danno che si arreca all’ambiente con comportamenti sconsiderati come quello riscontrato. Il gambero di fiume è specie molto esigente per quanto concerne sia la purezza dell’acqua che la temperatura del corpo idrico per questo negli ultimi anni, a causa del crescente inquinamento dei fiumi, è risultato molto più raro ed inserito nelle liste delle specie a rischio di estinzione.

 

Un tempo, infatti, era comune in tutti i corsi d’acqua montani dove l’inquinamento era inesistente ma le catture intensive anche con tecniche invasive e distruttive ed il crescente inquinamento degli stessi, ne ha causato la drastica riduzione tanto da portare la specie sull’orlo dell’estinzione in gran parte dei torrenti e fiumi italiani. Oggi l’UICN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) ha incluso il Gambero di fiume europeo fra le specie minacciate di estinzione nella “Red list” mondiale.

 

Come Carabinieri Forestali si riscontra un incremento della frequenza con cui ci si imbatte in catture illegali di Gamberi, non solo da parte di persone che sanno perfettamente di commettere un’azione illegale, ma anche di persone ignare del fatto che i Gamberi di fiume appartengono a specie protetta e ad alto rischio di estinzione. Sotto questo profilo manca completamente un’adeguata informazione e sensibilizzazione della cittadinanza e delle Amministrazioni Comunali in cui questo prezioso crostaceo ancora sopravvive.

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