Tortoreto, vertenza Selta: la lettera aperta ai commissari

Le Rsu della Selta di Tortoreto, azienda alle prese con un processo di vendita dopo la procedura fallimentare, hanno diffuso una lettera aperta per conoscere quella che è la situazione in essere.

 

La missiva è indirizzata ai commissari giudiziali, che ad oggi ancora non fanno sapere chi sono i gruppi interessati a rilevare l’intero gruppo produttivo, dislocato su più sedi.

L’unica cosa certa è che in corsa sono rimaste due diverse offerta, ma sul tavolo ci sono altre situazioni importanti: dalla salvaguardia dei livelli occupazionali, ad un programma di sviluppo industriale anche alla luce di quelle che sono le commesse in sospeso.

 

LETTERA APERTA AI COMMISSARI STRAORDINARI SELTA

 

 

Premesso che

Il Programma dei Commissari Straordinari (Ex Art. 54 D.lgs. 270/99) presentato al MISE il 7 Agosto 2019, recitava:

“Tramite la cessione, la società Selta S.p.A. potrebbe entrare a far parte di gruppi più grandi con conseguenti vantaggi in termini di economie di scala ed integrazione verticale ed orizzontale”.

Il programma, coerentemente con le finalità della procedura, si propone i seguenti obiettivi:

  • Salvaguardia dei livelli occupazionali;
  • Salvaguardia dell’unità produttiva;
  • Collocazione dell’azienda sul mercato a compagini imprenditoriali di alto profilo ed affidabilità.

 

In particolare si sottolinea:

“La salvaguardia dell’unità operativa del complesso aziendale, che la stessa normativa (art. 55 D.lgs. 270/99) pone come obiettivo prioritario del programma di amministrazione straordinaria, comporta l’esclusione di qualsiasi ipotesi di smantellamento o frazionamento dell’azienda.

Si prevede pertanto la cessione dell’azienda come complesso unitario, fatta salva, la probabile cessione separata dei rami la cui dismissione autonoma non implica ripercussioni sull’unitarietà e sulla funzionalità del ramo produttivo dell’azienda.”

Visto che

I criteri di valutazione delle offerte prevedono la:

  1. Valutazione del prezzo offerto.
  2. Valutazione degli impegni occupazionali, premiando la piena occupazione.
  3. Valutazione del Piano Industriale anche in considerazione degli investimenti previsti nel biennio successivo alla vendita ed alle prospettive di incremento dei livelli occupazionali rispetto a quelli indicati nell’offerta.

 

Considerando che

  1. Ad oggi abbiamo ordini importanti in sospeso, a seguito dell’attesa da parte dei Clienti dell’aggiudicazione da parte delle due società finaliste (PSC Group S.p.A. in cordata con Next Ingegneria dei Sistemi S.p.A. e Digitalplatforms s.r.l.)
  2. L’accordo tra società di primaria importanza per lo sviluppo di nuovi prodotti necessari alla digitalizzazione del paese Italia che potrebbero ampliare il business della BU ICT è in stallo.

 

Chiediamo

Che ci venga comunicato al più presto lo stato di aggiudicazione tra le due finaliste, visto che da voci di mercato risulta che è già stata espletata l’asta competitiva al rialzo, e che il tutto è bloccato per problemi amministrativi che dovevano essere già espletati nelle fasi precedenti e di cui non siamo a conoscenza.

Che la vendita dell’intero complesso aziendale garantisca il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e ne preveda, attraverso un piano industriale di sviluppo credibile, sostenuto da un piano finanziario attendibile, anche l’incremento futuro.

Siamo certi che nell’espletamento del loro incarico, i Commissari Straordinari si siano attenuti scrupolosamente al dettato della legge e ai criteri che essi stessi hanno indicato nel programma di cessione e nelle procedure, ponendo la massima attenzione, professionalità, trasparenza e scrupolosità nella valutazione delle proposte vincolanti pervenute, con particolare riguardo alle garanzie poste in essere per il mantenimento e lo sviluppo futuro delle attività aziendali ed incremento dei livelli occupazionali. Così come siamo certi che il Presidente del Comitato di Sorveglianza stia vigilando sul corretto andamento della procedura nell’interesse dei creditori, di cui i lavoratori ne sono i privilegiati. Pag. 2 di 2

 

Auspichiamo che la scelta non potrà che ricadere sulla soluzione più appropriata, solida e affidabile, in modo tale che possano essere soddisfatte le aspettative e le richieste delle Lavoratrici e dei Lavoratori di Selta in termini di difesa e sviluppo degli attuali livelli occupazionali, della salvaguardia dell’unitarietà aziendale, del mantenimento dei livelli retributivi, di continuità industriale e prospettive di sviluppo futuro anche oltre il biennio di garanzia.

Concludendo

Esprimiamo una forte preoccupazione per l’eventuale depauperamento del valore del complesso aziendale di Selta, qualora i tempi dovessero dilatarsi oltre la proroga accordata dal Tribunale di Milano ai Commissari Straordinari fino al 5 Marzo c.a. Ciò sarebbe un peccato visti gli sforzi ed i sacrifici fatti dalle lavoratrici e lavoratori, avendo posto massima fiducia e collaborazione nei Commissari Straordinari nel rilancio dell’azienda.

Siamo certi che anche il MISE (attraverso il Sottosegretario ed il Capo di Gabinetto che stanno attivamente seguendo la procedura) e la Presidenza del Consiglio (attraverso l’esercizio della Golden Power alla quale è sottoposta Selta S.p.A in AS) stiano ottemperando ai loro compiti Istituzionali. I primi per il mantenimento dei livelli occupazionali e del rilancio futuro dell’azienda che, visto anche il particolare momento pandemico richiedono una particolare attenzione, ed i secondi nella difesa degli interessi dello Stato e della sicurezza nazionale evitando che il futuro acquirente possa rispondere a logiche internazionali non gradite.

 

 

 

 

 

 

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