Tortoreto, vertenza Selta: assemblea dei lavoratori prima del tavolo al Mise

Tortoreto. Prosegue la battaglia sindacale alla Selta di Tortoreto, l’azienda di telecomunicazioni alle prese con una difficile e complicata vertenza e per la quale 80 famiglie (al momento) sono rimaste a casa.

 

Martedì 7 maggio, con inizio alle 9.30, le organizzazioni sindacali (Fim Cisl e Fiom Cgil), daranno vita ad un’assemblea in azienda per concordare e perfezionare, insieme alle maestranze, le richieste da porre in discussione sul tavolo del MISE, per l’occasione convocato per il pomeriggio dello stesso giorno.

 

All’assemblea saranno presenti i segretari nazionali della im Cisl, Valerio D’Alò, e della Fiom Cgil, Fabio Palmieri.

 

La Selta di Tortoreto è un’azienda tecnologicamente molto evoluta ma nonostante ciò non regge la concorrenza spietata dei giganti delle telecomunicazioni che con le solite delocalizzazioni verso paesi economicamente svantaggiati trasferiscono le proprie produzioni per sfruttare il basso costo del fattore umano e ledono sin dalle fondamenta i principi generali della concorrenza leale.

 

La volontà dei lavoratori è quella di trovare, con l’ausilio del tavolo tecnico costituito al MISE, delle forme di sostegno che permettano all’azienda tortoretana di tornare a produrre al più presto. Al termine dell’assemblea i Segretari Nazionali, insieme alle rappresentanze sindacali locali Boccanera e D’Ignazio hanno organizzato una conferenza stampa per illustrare strategie e richieste da porre sul tavolo di negoziazione. Poi tutti in macchina, insieme alle RSU aziendali e ad una rappresentanza di lavoratori, alla volta di Roma per sedersi al MISE ed iniziare la complicata trattativa alla ricerca di una soluzione possibile che salvi il grande patrimonio di risorse umane e tecnologiche dell’unità produttiva e si torni finalmente a produrre.

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