Tortoreto, valori fuori norma nei prelievi in mare: la causa resta un mistero FOTO VIDEO

Tortoreto. Il motivo scatenante di un divieto di balneazione mai conosciuto, da oltre 20 anni a questa parte, a queste latitudini, resta un mistero.

 

E questo alla luce delle relazioni tecniche e dei dati forniti dal Comune e dalla Ruzzo Reti (che gestisce linea fognaria e depuratore). Ma anche nelle verifiche fatte dalla guardia costiera dopo i dati shock dell’Arta che nelle analisi del 3 agosto ha cristallizzato la presenza, in tre diversi punti della costa di Tortoreto, di una quantità di batteri fecali (escherichia coli), fuori norma e comunque in una concentrazione abnorme. E ora, mentre si attendono gli esiti del terzo prelievo (le contro-analisi, con dati ancora fuori norma, pur con qualche miglioramento, non hanno consentito di revocare il divieto di balneazione), il sindaco Domenico Piccioni prova a rimettere assieme tutti i tasselli di una vicenda mai conosciuta prima. Grave per tutta una serie di ragioni, a partire dal fatto che l’origine del problema.

E per raccontare tutta la vicenda, il primo cittadino ha tenuto una conferenza stampa alla presenza del vice-presidente della Ruzzo Reti Alfredo Grotta, del comandante dell’ufficio locale marittimo (Mario Andreoli), del consigliere comunale all’ambiente Maurizio Branciaroli e dei rappresentanti delle associazioni di categoria (Carlo Dezi per Balneator e Andrea Casini dell’associazione albergatori).

La vicenda è decisamente strana”, sottolinea il sindaco Domenico Piccioni, “ anche perché nei 5 punti di campionamento, nel recente passato, erano emersi dati di eccellenza. Nulla lasciava presagire questa situazione con un prelievo effettuato in condizioni ottimali”. L’amministrazione comunale ha commissionato proprie analisi, che nei giorni precedenti hanno confermato i preoccupanti indicatori dell’Arta, ma sarà anche presentato un esposto contro ignoti. “ La Ruzzo Reti ha dimostrato dati alla mano”, ha proseguito, “ che tutto ha funzionato in ordine alla rete fognaria e al sistema di deputazione, così come le cavate a mare sono state aperte in coincidenza con il temporale, che si è materializzato il giorno successivo al prelievo fuori-norma”.

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In pratica a generare una situazione di eccessiva concentrazione di batteri fecali in un tratto di lungomare di oltre 2 chilometri (dalla rotonda Carducci e fino alla zona a ridosso del Salinello) ci sarebbero stati fattori esterni. Quali siano stati, al momento, non è possibile stabilire, e sui quali si cercherà di andare fino in fondo.  A supporto di questa tesi anche le analisi della guardia costiera che ha effettuato i prelievi delle cavate a mare con dati in regola e anche dalle associazioni di categoria, che non hanno rilevato anomalie.

Ora si attende l’esito del terzo campionamento dell’Arta, con la speranza che in caso di dati nella norma consenta di rimuovere i divieti di balneazione su spiagge affollate in vista della settimana di Ferragosto.

 

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