Tortoreto, tecnologia 5G: arriva l’ordinanza del sindaco che vieta sperimentazione e installazione

Tortoreto. Dall’atto di indirizzo votato in consiglio comunale all’ordinanza sindacale che vieta, sull’intero territorio comunale, la sperimentazione e l’installazione delle frequenze del cosiddetto 5 G.

 

A firmarla è stato il sindaco di Tortoreto, Domenico Piccioni, che aveva nella sostanza ricevuto un preciso mandato dall’assise civica che si era espressa, lo scorso 30 settembre, in maniera unanime.

 

“L’ordinanza non è contro l’avanzamento tecnologico, ma è doveroso avere sufficienti dati scientifici”, si legge in una nota,” indipendenti da legami con l’industria, che dimostrino gli effetti delle radiofrequenze, e quindi avere la consapevolezza del potenziale pericolo per la salute dell’uomo”.

 

Lo stesso IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato i campi elettromagnetici delle radiofrequenze come possibili cancerogeni per l’uomo e il Ministro dell’ambiente della regione Bruxelles (Belgio) ha bloccato sperimentazioni della rete nella regione fino a quando una garanzia tecnica assicurerà che le antenne 5G, superano gli standard sulle emissioni di frequenze radio. In Italia, inoltre, non c’è ancora da parte di Arpa un monitoraggio sulle onde 5G.

 

Su queste basi, nel ruolo di massima autorità sanitaria locale in ossequio all’art. 32 della Costituzione ed al principio di precauzione sancito dal diritto comunitario il Sindaco, ha , quindi, sottoscritto il provvedimento che vieta su tutto il territorio l’installazione  e la sperimentazione delle frequenze di ultima generazione, che permettono velocità di passaggio dati impossibili al momento attuale.

 

“L’inquinamento elettromagnetico è divenuto in questi ultimi anni un importante tema per la presenza di rischi per la salute dell’uomo”, sottolinea il sindaco Piccioni. “E’ dimostrato che c’è un nesso di casualità tra l’esposizione ai campi elettromagnetici ed il verificarsi di alcune patologie. L’unica finalità dell’ordinanza è quella di tutelare la salute dei tortoretani e dei turisti, diritto irrinunciabile per tutti i cittadini. Se ci saranno evidenze scientifiche positive, l’amministrazione comunale sarà ben disposta al ritiro dell’ordinanza mentre l’incertezza del momento ha indotto ad assumere il provvedimento”.

 

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