Tortoreto, querelle Comune-Manakara: Confartigianato a sostegno degli imprenditori

Tortoreto. Ci si preoccupa, giustamente, per le spese legali sostenute dal Comune per la lunga querelle del Manakara. Ma nessuno si preoccupa delle numerose spese che i titolari del Manakara, Ennio e Alessandro Lanari, da anni, sostengono e i sacrifici che sopportano per gestire l’attività. Che è un fiore all’occhiello dell’estate a Tortoreto.

 

La sottolineatura è della Confartgianato di Teramo, che prende posizione sulla vicenda. Anzi, del lungo contenzioso che da anni (solo nel 2019 non si sono registrati problemi), tra l’Ente e la proprietà del locale della riviera.

 

“Ogni anno sistematicamente assistiamo a ordinanze di chiusura del locale e sistematicamente l’imprenditore deve ricorrere”, si legge nella nota, “affrontando tante spese,  al Tar Abruzzo per sospendere l’ordinanza e successivamente al Consiglio di Stato come è accaduto questo anno per annullare l’ordinanza. Guarda caso gli avvocati riescono sempre a dimostrare la regolarità del locale, ed ora chi pagherà i danni arrecati all’imprenditore? Sicuramente i cittadini di Tortoreto con altre tasse e non i responsabili.

Sembra una vera e propria persecuzione, non è possibile che un imprenditore che paga regolarmente le tasse e che fa lavorare tanti dipendenti ogni anno deve subire tentativi da parte dell’amministrazione comunale di far sospendere o chiudere l’attività nel periodo estivo. Ricordiamo che solo pochi imprenditori, con grandi sacrifici, riescono a sopravvivere a questa grande crisi iniziata nel 2008 e che dopo 11 anni ancora persiste e quindi bisogna premiarli e non rendergli difficile lo svolgimento della loro attività e che, guarda caso, tutti contribuiscono alla crescita anche economica di Tortoreto.

 

Ricordiamo al Sindaco Domenico Piccioni che grazie agli imprenditori di tutti i settori presenti nella città di Tortoreto che riescono a portare nel periodo estivo oltre 500 mila presenze le quali hanno permesso l’inserimento, nel 2018, tra i Comuni destinatari di fondi per il progetto Spiagge Sicure, destinate alla repressione del fenomeno contraffazione e vendita abusiva sulla spiaggia. Risorse che devono essere utilizzati per aumentare il personale addetto ai controlli tutti i giorni e in tutte le ore le spiagge eliminando questi abusivi che appaiono e scompaiono in continuazione anche nei mercatini serali”.

 

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