Tortoreto, pericolosità sociale di un migrante: Impegno Civico chiede una soluzione immediata

Tortoreto. Lungo la statale a Tortoreto da anni sono ospiti in una palazzina di proprietà di un noto imprenditore del luogo, un consistente gruppo di richiedenti asilo gestiti da una cooperativa.

 

Negli ultimi tempi, nella zona e soprattutto nelle case vicine i cittadini vivono nella paura perché un ventiseienne della Nuova Guinea, in passato ammesso al programma di protezione internazionale, si muove nei dintorni di questa palazzina, scavalcando recinzioni, rubando auto, introducendosi nelle abitazioni, minacciando le persone che incontra o avvicinando lui stesso persone malcapitate.

 

L’uomo è comparso di recente in tribunale per la direttissima, e dopo la convalida dell’arresto è stato rimesso in libertà con l’obbligo di firma. Addirittura, al termine di un precedente provvedimento giudiziario, era stato dichiarato incapace di intendere e di volere, ed era stata disposto l’affidamento ad una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza.

Sembrerebbe che il giovane, in passato ospitato in diversi centro di accoglienza, abbia perso il beneficio previsto dalle norme per aver disatteso alcune prescrizioni.  Non dimentichiamo che fino allo scorso febbraio era stato arrestato quattro volte, e subito rimesso in libertà: a Campli aveva tentato di entrare in una struttura gestita da una cooperativa , ferendo un migrante all’interno, con un coltello.

A raccontare la vicenda è l’associazione Impegno Civico Tortoreto.

“Dopo tutto questo”, si legge in una nota, “il ventiseienne, pericoloso proprio perché incapace di intendere e di volere, si aggirava negli scorsi giorni a Tortoreto Lido con un bastone in mano, terrorizzando i poveri abitanti del quartiere che non sanno più che fare. Infatti i cittadini denunciano in continuazione i danni e le molestie del ventiseienne, ma nessuno prende provvedimenti risolutivi.

Inoltre, non riusciamo a capire come mai non sia stato accompagnato in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, e come sia possibile che una persona incapace di intendere e di volere possa vagabondare liberamente, e superando ogni limite, visto che è anche pericoloso ed imprevedibile.  Le persone si chiedono a chi sia affidato questo ventiseienne, e come mai gli si permetta di fare tutto questo nell’indifferenza generale!

I cittadini hanno segnalato a tutte le autorità competenti questa situazione ormai ingestibile, ma di fatto è in corso uno “scaricabarile”. Cosa deve succedere ancora? “.

 

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