Tortoreto, da gennaio stop al trasporto di un giovane disabile: il caso

Tortoreto. “Il ragazzo è problematico a da gennaio non garantiremo più il trasporto”. E’ una vicenda molto particolare quella che arriva da Tortoreto, dove la madre di un ragazzo con disabilità nei giorni immediatamente precedenti alle feste di Natale ha ricevuto una comunicazione verbale che è una sorta di aut-aut.

 

Da gennaio il servizio di trasporto non sarà più garantito e dunque dovrà essere la madre, ogni giorno, a coprire la tratta Tortoreto-Sant’Atto e ritorno per assicurare al figlio le importanti terapie al quale viene sottoposto. Il servizio in questione è assicurato, da un punto di vista finanziario, dall’Unione dei Comuni della Val Vibrata e lo stesso viene effettuato dalla Croce Verde di Villa Rosa.

“Mi è stato detto anche in maniera categorica”, racconta Annamaria Ferretti, madre del giovane disabile, ” che mio figlio e problematico e non sono in grado di gestirlo e per questo motivo da gennaio il servizio sarà sospeso. Ovviamente, le spese di trasporto, al quale dovrò provvedere, mi saranno rimborsate.

 

Ma il punto non credo sia questo. Il ritengo che sia una forma di grave discriminazione da parte di chi dovrebbe assicurare la pubblica assistenza. Mi hanno riferito di avere a che fare con un ragazzo problematico, ma che non ha mai aggredito nessuno e forse credo che la Croce Verde non sia il grado di gestirlo, con persone adeguatamente formate. Mio figlio ha bisogno delle terapie, ne sta trovando giovamento, e voglio augurarmi che la situazione possa risolversi”.

 

Sulla vicenda la Fondazione Anffas Onlus di Teramo, in una nota, ha precisato che è estranea in quanto il ragazzo non è un suo assistito.

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