Tortoreto, controlli dei Nas: le precisazioni della cooperativa che coltiva canapa

Tortoreto. Arrivano le puntualizzazioni della cooperativa Hemp Farm Italia di Tortoreto, l’azienda controllata dai Nas di Pescara e dalla Asl di Teramo relativamente alla coltivazione di canapa sativa.

 

In una nota, Alessandro Palumbo (legale rappresentante della cooperativa), fa alcune precisazioni in merito alla nota diffusa dei Nas.

 

“La coltivazione non era abusiva”, si legge in una nota. “Le piante erano mantenute in un locale “C1”, laboratorio, quindi a norma per tenerle in “coltivazione protetta” ovvero una coltivazione indoor, al chiuso. Noi siamo una cooperativa agricola e la propagazione delle colture per talea per le attività aziendali interne è una normale pratica agricola che non necessita di particolari licenze fitosanitarie, necessarie invece per propagare e vendere piante, il che non rientra attualmente nelle nostre attività. Inoltre, in vista di iniziare a farlo proprio a farlo ma dal prossimo anno, abbiamo già attivato da circa due mesi, i contatti con l’Ufficio Fitosanitario, nella persona del dott. Antonio Di Donato della sede regionale di Cepagatti.

 

Le piante o i locali non sono stati sottoposti a sequestro ed io, presidente della cooperativa non sono “stato segnalato”.

L’unica sanzione riscontrataci è dovuta alla ASL ed imputata al fatto che attualmente in un nostro stabile a Tortoreto, il locale “C1”, adibito a laboratorio per il mantenimento delle piante di canapa industriale da utilizzare poi nei campi a maggio, avrebbe dovuto accogliere gli stock di prodotti alimentari che erano invece stoccati in un’altra stanza del locale non perfettamente in regola perché essendo alta 2,40 metri invece che 3 metri, non può ottenere i requisiti di un deposito alimentare.

Per questo, oltre ad una sanzione di mille euro ci hanno sospeso le attività di quel locale, in attesa di spostare i prodotti preconfezionati nell’altra stanza. Operazione che stiamo facendo proprio in questi giorni, insieme al trasloco delle piante dalla stanza laboratorio ad una serra da 3500 metri quadrati in affitto in zona.

 

Attualmente stanno avvenendo controlli su tutto il territorio nazionale da parte di diversi rappresentanti delle forze dell’ordine.

Anche i NAS di Pescara in persona del maggiore Cristiano Zitti, durante il controllo del 28 marzo scorso, ci ha confermato che questa “mappatura nazionale” è dovuta al fatto che ci sono un numero crescente di aziende commercianti di fiori di canapa industriale, boom mediatico ed economico-agricolo del momento, che illegalmente importano e commercializzano in Italia fiori di canapa illegali, perchè non derivanti da coltivazioni di varietà certificate europee.

 

 

Progetti. In questo periodo stiamo portando avanti un progetto innovativo, materializzato da settembre scorso in un’ATS, e di questi tempi ci tengo orgogliosamente a dire: ” senza percepire finanziamenti ad oggi da parte di nessun ente”, con la Facoltà di Bioscienze dell’Università di Teramo, la Edilcanapa – azienda del teramano che si sta occupando di bioedilizia, VerdefiloLab – azienda del teramano che si occupa di tessuti e tinture naturali e dieci aziende agricole di tutto il territorio abruzzese, per la creazione di una filiera che partendo dal florovivaismo della pianta di canapa industriale, può innescare un reale rilancio di un settore agroindustriale realmente “green” e locale, fatto anche dalla valorizzazione della biodiversità autoctona e delle piccole produzioni locali che si traducono in una qualità assoluta per il consumatore e guadagno derivato diffuso dando modo agli agricoltori, coordinati appunto in una filiera corta, di partecipare anche ai guadagni dei prodotti finiti e semilavorati derivanti dalle loro coltivazioni”.

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