Tortoreto, commercio abusivo: scoperto deposito alla foce del Salinello FOTO

Tortoreto. Tra gli arbusti e il canneto della foce del Salinello salta fuori un vero e proprio deposito di prodotti contraffatti. Borse e scarpe griffate, abbigliamento da donna, giubbini, bigiotteria, borse da donna e poi carretti e ombrelloni.

 

Il tutto mimetizzato tra la vegetazione a ridosso del ponte ciclabile sul corso fluviale. E’ un sequestro record di merce contraffatta quello perfezionata nella giornata di venerdì dagli agenti della polizia locale, impegnati nelle quotidiane attività del progetto “spiagge Sicure”. Complessivamente, sono stati sequestrati oltre 300 capi di abbigliamento, un centinaio di scarpe da ginnastica di note marche, teli da mare, giubbotti, bigiotteria e altre mercanzie. Il controvalore di mercato è superiore ai 20mila euro, anche se una volta sul mercato gli stessi articoli avrebbero favorito introiti almeno 3 volte tanto.

 

Il blitz sulla sponda dal Salinello. L’operazione di tre agenti, mirata, è iniziata sul litorale sud di Tortoreto, a ridosso del Villaggio Salinello, dove stazionavano una 30 di extracomunitari. Molti di loro all’arrivo degli uomini in divisa, si sono dileguati con i loro carretti viaggianti, mentre un paio di sono stati fermati e controllati. Nei loro confronti è scattato il sequestro della merce (250 vestiti da donna, teli da mare e bigiotteria) e a due sono state contestate sanzioni per 5700 euro ciascuno.

L’operazione, però, è proseguita verso la foce del Salinello dove gli agenti, nei giorni scorsi, avevano notato strani appostamenti. Tra la fitta vegetazione fatta di arbusti e canne è venuta alla luce una grossa quantità di merce, mentre i venditori a distanza lanciavano improperi e minacce agli agenti. Impegnati, ovviamente, in un intervento anche rischioso in considerazione della dotazione che hanno. In ogni caso il voluminoso sequestro è stato poi completato con l’arrivo di un camion del Comune.

 

Le aziende fornitrici. Durante le operazioni di sequestro gli agenti hanno anche rinvenuto una serie di etichette, che solitamente vengono tolte quando le merci poi sono vendute in spiaggia, indicanti nome e luogo di due aziende toscane. Che poi potrebbero essere quelle che alimentano la filiera del falso e comunque del commercio abusivo in spiaggia. La cosa è stata segnalata alla Procura di Teramo e alla Finanza per le verifiche ulteriori.

 

In spiaggia anche sabato. Anche poche ore va, gli agenti hanno operato un ulteriore maxi-sequestro di prodotti in spiaggia. Parte dell’operazione è stata effettuata nel tratto di spiaggia libera e sud dello chalet “Quattro Palme”, l’altro sulla riviera sud.

 

Il commento. Sulla vicenda l’amministrazione comunale ha diffuso anche un report sulle varie attività svolte dall’inizio del progetto con dati fino al 29 agosto, e dunque senza le ultime due operazioni. Nelle specifico, la polizia locale ha effettuato interventi sull’arenile e nelle zone a ridosso, con 31 contestazioni di illeciti amministrativi e penali e con il sequestro di 6500 articoli per un controvalore di 31200 euro.

“Ringraziamo il Comando di Polizia Locale per l’impegno”, si legge in una nota, ” e per i servizi espletati sicuramente più efficaci e più numerosi grazie al finanziamento ottenuto che ci ha permesso l’acquisto dei quad”.

 

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