Tortoreto, assistenza educativa a scuola: quando la continuità diventa un miraggio LA LETTERA

Tortoreto. Di seguito pubblichiamo la lettera aperta di una giovane donna di Tortoreto, madre di un bambino di 7 anni, affetto da Spettro dell’autismo, che chiede risposte alle istituzioni.

 

Risposte in merito alla mancata continuità nell’assistenza educativa garantita a scuola.

 

LA LETTERA

 

Sono Federica D’Antonio mamma di un bambino di 7 anni con una diagnosi di spettro dell’autismo, che frequenta la classe seconda della scuola primaria Don Milani a Giulianova.

Mio figlio a scuola è seguito da un assistente educativa e da una maestra di sostegno. Come ogni anno abbiamo il problema del continuo cambiamento della persona che rappresenta l’assistente educativa.

Lo scorso anno scolastico 2017/18 ci era stata assegnata una assistente educativa scolastica dalla Cooperativa Quadrifoglio, che, grazie all’aggiudicazione di una gara d’appalto è responsabile della gestione degli assistenti educativi nella scuola frequentata da mio figlio.

L’assistente educativa assegnata nel 2017/18 ha avuto capacità professionali tali da instaurare un ottimo rapporto professionale e soprattutto di fiducia e stima, con mio figlio e con la famiglia stessa, tanto che avevamo piena fiducia in lei.

Tale rapporto ha fatto sì che per la prima volta della sua carriera scolastica mio figlio raggiungesse ottimi risultati in termini di obiettivi scolastici visibili anche a casa.

Così quest’estate a luglio ho fatto richiesta scritta e protocollata, all’Unione dei Comuni della Val Vibrata (poiché risediamo nel comune di Tortoreto), per avere diritto alla continuità scolastica con la stessa assistente educativa dell’anno precedente, visto che ormai conosceva le problematiche del bambino, ed aveva instaurato con lui un ottimo rapporto di fiducia, che ha fatto sì che si potessero raggiungere i risultati di fine anno scolastico.

 

Ebbene…. La mia domanda non ha ricevuto risposta, a mio figlio è stata assegnata una nuova assistente educativa…..

Praticamente sono stata totalmente ignorata.

Mi sono subito messa in contatto telefonico con il Dirigente della Cooperativa Quadrifoglio Gianni Di Giacomantonio, che si occupa dell’assistenza educativa scolastica, da lui ho ricevuto solo scuse senza senso, e mi è sembrato che volesse far valere più il suo potere decisionale piuttosto che dare spiegazioni sensate ad una mamma che chiede legittimamente la continuità dell’assistenza educativa scolastica per il suo bambino affetto da Spettro dell’autismo. Solo dopo infinite richieste di giustificazioni da parte mia mi è stato risposto che il motivo del rigetto era dovuto dall’entrata in vigore del Decreto Dignità.

Voglio specificare che le modifiche ai contratti, vanno applicate successivamente alla data di entrata in vigore del Decreto (14 luglio 2018).

Premesso ciò, il Decreto non interferisce in maniera alcuna con la mancata riassegnazione dell’assistente, come invece mi è stato riferito telefonicamente dal Dirigente della Cooperativa Quadrifoglio, nella nostra telefonata e nell’ email a me inviata in data 17/09/2018.

Ritengo che la sua sia solo una presa di posizione a mio avviso apparentemente ingiustificata, senza tener conto delle EFFETTIVE DIFFICOLTÀ CHE PUÒ AVERE UN BAMBINO COME MIO FIGLIO, AFFETTO DA SPETTRO DELL’AUTISMO.

 

Il Consiglio di Stato, di recente, che afferma il ” DIRITTO ALLA CONTINUITÀ EDUCATIVA E DIDATTICA ” con una sentenza ( n° 3104/2009 ) e stabilisce che:

“LE ATTIVITÀ INTEGRATIVE DI VALENZA SOCIO EDUCATIVE ( E TRA QUESTE IL SUPPORTO INDIVIDUALIZZATO A FAVORE DEL SOGGETTO ASSISTITO PRESTATO DALL’EDUCATORE ) DEVONO ESSERE PRESTATE CON MODALITÀ IDONEE A REALIZZARE LO SVILUPPO DELLA PERSONALITÀ  DELL’ ALUNNO E A GARANTIRE LA PRESENZA STABILE DI UN EDUCATORE CHE SEGUA COSTANTEMENTE L’ ALUNNO DISABILE NEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE “.

In concreto ciò significa che l’Ente Locale deve garantire negli anni la nomina dello stesso assistente.

 

Mi sono rivolta successivamente al Sindaco di Tortoreto Domenico Piccioni per far presente la situazione a mio avviso discriminatoria, e, il sindaco mi ha inizialmente risposto che avrebbe esaminato il caso e magari fatto il possibile, ma poi anche da lui ho ricevuto indifferenza totale, ignorata nonostante le mie richieste di aiuto.

Mi sono messa in contatto allora con la sede centrale di questa Cooperativa di Pinerolo  per lamentarmi dell’operato del loro Dirigente della sede di Tortoreto ma anche da loro nessuna risposta, nonostante le tante email e telefonate.

Tra l’altro la stessa scuola di Giulianova Don Milani frequentata da mio figlio ha chiesto spiegazioni sollecitando il caso, ma purtroppo anche in  questo caso senza alcun nessun risultato.

 

Ora voglio capire una cosa.

 

È giusto essere ignorata solo perché voglio far rispettare i diritti di mio figlio? Il Consiglio di Stato afferma il diritto alla continuità educativa e didattica con la sentenza n° 3104/2009 .

IO COME MAMMA VOGLIO DELLE RISPOSTE SENSATE.

Perché mio figlio non può avere questo diritto che invece molti bambini hanno?

Perché né il Sindaco di Tortoreto, né il dirigente della Cooperativa Quadrifoglio, né l’Unione dei comuni della Val Vibrata, né tantomeno la sede centrale della Cooperativa non hanno avuto il minimo buon senso di darmi una risposta?

La mia domanda di continuità all’assistenza educativa per mio figlio può essere accolta o no?

E, visto che l’assistente educativa per mio figlio è stata ora cambiata, vorrei conoscere le motivazioni di tale sostituzione, e soprattutto capire se queste motivazioni sono legittime!

 

Chiedo risposte al sindaco di Tortoreto, all’Unione dei Comuni della Val Vibrata, al Dirigente della Cooperativa di Tortoreto e alla Sede Centrale di Pinerolo.

Grazie

 

Impostazioni privacy