Tortoreto, approvato il consuntivo: diminuisce la percentuale di evasione dei tributi

Tortoreto. Il consuntivo del 2018, approvato nell’ultima seduta del consiglio comunale, si chiude con un avanzo di amministrazione di 1 milione di euro.

 

Ma il dato numericamente più interessante, riguarda la capacità del Comune di Tortoreto di assottigliare, in maniera sensibile, la percentuale di evasione ed elusione dei tributi a gettito locale. Dato in sensibile miglioramento rispetto a quello che accadeva negli anni precedenti. Elemento questo che il vicesindaco con delega alle finanze, Francesco Marconi, ha sottolineato in maniera chiara.

 

Risultato, questo, grazie e soprattutto alle attività dell’ufficio tributo, attraverso la gestione diretta delle attività di accertamento e recupero crediti (in passato gestiti esternamente) che hanno prodotto risultati. Se da un lato, infatti, le attività di accertamento e recupero degli anni precedenti stanno producendo effetti (che meritano un capitolo a parte), a destare curiosità sono le percentuali di incasso, nel 2018, di Tari, Imu e Tasi.

 

Per quanto concerne la tassa dei rifiuti, nell’ultimo anno il Comune di Tortoreto (poi la somma viene rigirata alla Poliservice, ente gestore del ciclo integrato dell’igiene urbana), ha incassato oltre l’86% delle fatture emesse, con una percentuale di impagato (al momento) del 13,62%. Dato in sensibile diminuzione (quella di coloro che non pagano), rispetto alle annualità precedenti. Era stato del 20% nel 2017, del 35% nel 2016 e del 27% nel 2015. Il dato è ancora migliore relativamente all’Imu e Tasi: tributi che sono di direttamente pertinenza comunale. Nell’ultimo anno, infatti, l’incassato è stato all’88,45%. Mancano all’incasso l’11,5% delle somme. Anche in questo caso, la riduzione della fascia di evasione è stata significativa. Nel 2017 i contribuenti che non avevano rispettato le scadenze era oltre il 18%, l’anno precedente il 33%, mentre nel 2015, il 19%. Tutti elementi questi che poi si riverberano in maniera positiva sugli equilibri di bilancio e il rispetto delle previsioni di inizio anno.

 

Altro elemento emerso in sede di relazione al bilancio consuntivo, riguarda le attività di riscossione coattiva per i tributi ancora da incassare. I fermi amministrativi sono stati 125 (120mila euro), oltre 600 i pignoramenti verso terzi (circa 500mila euro). Al momento le azioni esecutive sono state diverse e solo in un caso si è registrata un’impugnativa al giudice di pace per un fermo amministrativo. A questi, poi, vanno aggiunti gli incassi garantiti dalle azioni di recupero promosse nei confronti dell’Eni per la piattaforma petrolifera.

 

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