Tortoreto, ammanchi buoni pasto: partono i decreti ingiuntivi per recuperare le somme

Tortoreto. Partono i decreti ingiuntivi per recuperare il controvalore dei buoni pasto delle mensa scolastica. Somme sostanziose, che il Comune di Tortoreto deve ancora incassare dagli oramai ex rivenditori autorizzati.

 

Nei giorni scorsi, infatti, il legale dell’Ente ha fatto partire gli atti di precetto per richiedere, sul piano formale, le somme che hanno generato un ammanco nelle casse municipali per circa 160mila euro. Il percorso tracciato dall’esecutivo guidato dal sindaco Domenico Piccioni esula da quelle che sono le altre due partite aperte sulla vicenda.

L’inchiesta della Procura, che sulla scorta dalle indagini avviate dai carabinieri, ha iscritto nel registro degli indagati due persone per peculato (che poi erano i rivenditori autorizzati dei carnet per poter accedere alla mensa scolastica).

E il lavoro della commissione consiliare di vigilanza, deputata a far luce sulla vicenda sul piano amministrativo. Commissione che si è già riunita in diverse circostanze, e sarebbe in procinto anche di ascoltare ex amministratori cittadini. A prescindere dall’esito delle due inchieste, il Comune ha attivato (attraverso il decreto ingiuntivo) le procedure per rientrare delle somme ancora da incassare.

Le somme da introitare, secondo i calcoli effettuati del settore finanziario del Comune, ammontano a circa 160mila euro nel periodo compreso tra il 2012 e il novembre del 2017.

 

 

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