Teramo, vertice in Prefettura per le difficoltà dei manutentori della Asl

“Neanche con lo stipendio che verrà pagato il prossimo 15 ottobre, l’agenzia di somministrazione INOPERA pagherà le 485 € di “elemento perequativo” ai circa 30 dipendenti impiegati nell’appalto manutenzioni della ASL di Teramo”. A farlo sapere il segretario provinciale FIOM CGIL Teramo, Mirco D’Ignazio.

“Il contratto nazionale prevede che questo importo venga liquidato con la mensilità di giugno ed è proprio dallo scorso giugno che l’agenzia continua a promettere un pagamento di cui però, ad oggi, non vi è traccia. I lavoratori interinali occupati negli ospedali di Teramo e Giulianova, hanno quindi deciso di attivare la “procedura di raffreddamento”, prevista in caso di scioperi nei servizi pubblici essenziali, e chiedere la convocazione di un incontro alla Prefettura di Teramo che si terrà il prossimo 11 ottobre. Si tratta, tra l’altro, di lavoratori che vivono già una condizione diversa in termini di tutele e garanzie rispetto a quelli assunti direttamente dall’azienda aggiudicataria dell’appalto (attualmente la Kineo che è subentrata a Modus lo scorso luglio)”.

All’incontro in Prefettura di venerdì sono stati convocati, oltre l’agenzia di somministrazione, anche la ASL, la KINEO ed il CNS. “Sarà quella l’occasione per discutere del mancato pagamento della somma in questione e del ritardo sul versamento ai fondi pensione delle ultime tre mensilità da parte di INOPERA, e, probabilmente, sarà solo il primo appuntamento sulle questioni dell’appalto non ancora risolte. Quella degli interinali è, infatti, solo l’ultima in ordine di tempo delle difficoltà che vivono i manutentori della ASL di Teramo rispetto ai quali, per anni, si è denunciata la discutibile gestione MODUS, culminata con la richiesta di attivazione di una procedura fallimentare. Una gestione di cui continuano a pagare le conseguenze negative i lavoratori: oltre, infatti, a quanto dovuto ai lavoratori di Inopera, per tutti gli ex MODUS si è ancora in attesa che la ASL dia seguito agli impegni presi e paghi tutte le competenze di fine rapporto rimaste in sospeso (ferie e TFR in primis) che altrimenti i lavoratori rischiano di perdere”.

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