Teramo, teatro romano: “Fondazione Tercas motore attivo del progetto”

Teramo. “L’importante risultato del recupero e rifunzionalizzazione del Teatro Romano – che può considerarsi ormai quasi raggiunto – si realizzerà grazie all’impegno di tanti cittadini e delle loro associazioni ed al sostegno, non solo finanziario, dell’Amministrazione Comunale, del Mibac, della Regione Abruzzo, della Provincia di Teramo e dalla Fondazione Tercas che – tra l’altro – nel dicembre 2009 sottoscrissero anche un Protocollo d’Intesa”, così Gianguido D’Alberto, primo cittadino di Teramo in una nota stampa.

“Motore attivo di tutto il progetto è stata ed è tuttora, in particolare, la Fondazione Tercas (penso per ultimo all’impegno appassionato e decisivo della sua Presidente Enrica Salvatore) che oltre a mettere a disposizione un importante contributo economico, ha garantito nel tempo – con la stessa coerente disponibilità al fianco delle diverse amministrazioni che si sono susseguite – risorse immateriali e importanti competenze scientifiche per la migliore riuscita del progetto.
Penso al prezioso studio di fattibilità diretto dal professor Carbonara”.

“La Fondazione Tercas”, continua la nota stampa firmata dal Sindaco, “in aderenza al principio statutario di autonomia e indipendenza garantisce da sempre il sostegno decisivo per l’attuazione di decisioni strategiche per il bene del territorio provinciale. E questo sempre nella pressoché assoluta unanimità degli organi statutari e dell’apparato decisionale. Proprio in ragione di ciò, l’attuale amministrazione comunale non ha inteso la Fondazione come una sorta di bancomat, cioè di mera istituzione erogatrice di finanziamenti, ma si rapporta ad essa considerandola quale fattiva collaboratrice in termini di progettualità, strategia, pianificazione degli interventi di natura culturale e sociale”.

“Non voglio credere, pertanto”, specifica D’Alberto, “ai “rumors” che insistentemente circolano in città in questi ultimi giorni circa condizionamenti esterni che si starebbero pianificando per mirare a comprimere l’autonomia dell’Ente e addirittura a riconsiderare il sostegno a progetti già avviati, come quello del Teatro Romano. Tali condizionamenti si tradurrebbero in uno svilimento del lavoro fin qui compiuto dall’attuale governance e in una indebita intromissione nelle scelte che la Fondazione ha fatto in costante adesione alla finalità di favorire lo sviluppo del territorio. Sono certo che i “rumors” verranno smentiti dai fatti e che la Città di Teramo e l’intera provincia, per il loro sviluppo sociale, economico e culturale, potranno continuare a fare affidamento sul prezioso, intelligente, lungimirante impegno della “governance” della Fondazione Tercas che continuerà a lavorare, come sempre da vent’anni, in un clima di serena, trasparente e concreta operosità”

Impostazioni privacy