Teramo, per due anni picchia, offende e traccia la posizione della compagna: allontanato

Nelle scorse ore i carabinieri di Teramo hanno eseguito, nei confronti di un uomo 38enne della città, una ordinanza di applicazione di misure cautelari del divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dalla donna vittima delle vessazioni, nonché di qualsiasi tipo contatto, anche telefonico e telematico.

A seguito della denuncia della donna ai carabinieri è stato immediatamente applicato il cosiddetto codice rosso, per un tipico caso di maltrattamenti in ambito domestico, atti persecutori aggravati (dall’aver commesso il fatto ai danni di persona a cui si è legati da pregressa relazione affettiva), tentata rapina e lesioni personali.

Secondo la ricostruzione l’uomo, guidato da un’insana gelosia, da circa due anni, ingiuriava, offendeva, picchiava, minacciava, controllava la compagna, che esasperata ha deciso di rivolgersi ai carabinieri per sfuggire ad un menage familiare non più tollerabile. Gli episodi raccontati dalla donna sono numerosi, ma tutti contrassegnati, a fattor comune, dalla gelosia del compagno, dalla ingiustificata e ingiustificabile violenza, psicologica e anche fisica, da parte dell’uomo. All’uomo viene anche contestato il fatto di aver costantemente controllato la donna, costringendola a condividere con lui la sua posizione attraverso l’utilizzo di applicativi informatici, e un tentativo, successivo peraltro alla termine della relazione a cui lui non si era rassegnato, di impadronirsi della borsa della donna, con all’interno lo smartphone, nel cui frangente le aveva procurato lesioni giudicate guaribili in 10 giorni.

Le indagini dei carabinieri, immediatamente scattate a seguito della denuncia, sono scaturite poi in una informativa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo che, concordando le risultanze investigative, ha indagato l’uomo e chiesto la misura cautelare al gip.

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