Teramo, nuovo ospedale: “Finanziamento pubblico sufficiente per ristrutturazione Mazzini, perché non si fa?”

La notizia data dall’on.le Fabio Berardini del rischio che potesse essere annullato il finanziamento di 81,5 milioni di euro, assegnato alla Asl di Teramo, dal Ministero della Salute, tramite la Regione Abruzzo, ha lasciato sgomento lo scrivente Coordinamento”.

A dirlo il Coordinamento tavolo ospedale Mazzini.

“Il motivo, come peraltro confermato dalla Direzione Generale della Asl di Teramo, sembra vada ricercato nel fatto che il Ministero non ha ricevuto alcun progetto ufficiale, in mancanza del quale non sarebbe possibile utilizzare i fondi. A riguardo appare opportuno rivolgere alla Asl di Teramo alcune domande: perché a distanza di tre anni non sono stati redatti studi di fattibilità inerenti i quattro siti indicati dalle delibere consiliari così come prescritte dalle stesse; perché relativamente all’attuale nosocomio Mazzini non è stata
predisposta un’analisi tecnica al fine di verificare se la stessa, così come affermerebbe la Asl, non abbia i requisiti sulla sicurezza sismica;  noi riteniamo del Mazzini sia il più adatto tra quelli indicati ad accogliere una nuova struttura sanitaria, attraverso una sua ristrutturazione e riadattamento di quella esistente, per le tante ragioni più volte citate. La somma spendibile sarebbe abbastanza prossima a quella già disponibile e risulterebbe inferiore di circa 230 mln a quella prevista per il project financing di Piano D’Accio. Se si ritiene che la nostra convinzione sia errata, perché non formulare un’analisi di costi e benefici delle diverse ipotesi, comparabili ai fini di una scelta più razionale possibile. I Comitati di quartiere e le associazioni aderenti allo scrivente Tavolo sono a difesa della trasparenza amministrativa che si richiede per una scelta così importante per la crescita di un territorio spesse volte abbandonato. Pretendiamo che i cittadini siano informati e resi consapevoli di una decisione che condizionerà le future generazioni”.

E ancora: “Su questo tema chiediamo ancora una volta e con urgenza che ci sia un confronto tra tutte le forze politiche ed istituzionali, anche allo scopo di non disperdere un importante finanziamento di 81,5 milioni di euro a favore della sanità pubblica territoriale. Come sempre, ci poniamo in modo positivo per la soluzione di importanti problematiche. Con fiducia siamo in attesa che su questo tema si apra un dibattito partecipativo”.

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