Teramo, l’Enpa risponde… all’Enpa: “Bugie, donati 18mila euro di viveri”

L’Enpa nazionale risponde alle dichiarazioni rilasciate dai volontari di Teramo a “Striscia la notizia”.

Lo fa parlando di “aggressione mediatica” da parte dell’inviato Edoardo Stoppa, ma, in realtà, sono i volontari di Teramo a parlare e l’inviato della trasmissione a raccogliere la denuncia.

“E’ bene precisare che da agosto 2016, vale a dire dall’inizio della crisi terremoto sino a febbraio 2018, passando per la crisi maltempo, la Sezione Enpa di Teramo ha ricevuto (e continua a ricevere), proprio dagli uffici centrali di Enpa, aiuti pari a ben 15mila euro, oltre ai 3mila citati nel servizio. Tali aiuti, di cui i volontari sembrano aver perso ogni memoria, sono stati erogati sotto come invio diretto di pet food – 8 bancali, non i due citati da Edoardo Stoppa – donazioni in contanti e rimborsi spese, saldo di fatture intestate alla Sezione”, sottolinea l’Enpa.

“Inoltre, proprio per ottimizzare l’impiego delle risorse, riducendo al minimo i costi, gli uffici della Sede Centrale e del Centro Nazionale Comunicazione e Sviluppo hanno aperto “una linea di credito” presso alcuni punti vendita per animali sul territorio della provincia. Qui, da gennaio 2017 a febbraio 2018, i volontari della Sezione di Teramo hanno potuto ritirare il pet food di cui avevano bisogno, anche per gli animali selvatici. Le relative fatture, per un totale di 9.344 euro, sono state saldate dagli uffici centrali di Enpa. E sono stati sempre questi stessi uffici, nella persona di Marco Bravi, responsabile del Centro Comunicazione e Sviluppo Iniziative, ad adoperarsi affinché la famosa Panda 4×4 fosse assegnata alla Sezione di Teramo. Peraltro, contrariamente a quanto dichiarato nell’intervista, sono stati gli stessi volontari in data 19 gennaio 2017 a chiedere aiuto ad Enpa. Di un servizio sciatto, superficiale e lesivo, prima ancora che della reputazione di Enpa del diritto dei telespettatori ad essere informati correttamente, l’unica cosa che l’associazione si sente di condividere è il rammarico per non aver potuto fare di più. Ma, e questo è bene ricordarlo, l’Ente Nazionale Protezione Animali è un’associazione privata che non gode di sovvenzioni pubbliche e che dispone pertanto di risorse limitate, da impegnare su tutto il territorio nazionale per le emergenze che si presentano di volta in volta”.

L’Enpa conclude la nota: “Spiace e addolora constatare come un’intervista di cinque minuti abbia potuto cancellare mesi di lavoro condiviso. Una collaborazione proficua e affiatata stando alle parole degli stessi volontari teramani, i quali, in data 26 gennaio 2017 scrivevano allo stesso Marco Bravi: “Grazie a voi, arrivato il cibo. Grazie. Felici”.

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