Teramo, l’acqua scarseggia: ordinanza del sindaco per uso ragionevole COSA NON SI PUO’ FARE

Il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, ha emanato una ordinanza inerente il consumo di acqua.

L’ordinanza trova origine nella nota ERSI (Ente Regionale del Servizio Idrico) inviata agli enti locali ieri, nella quale si evidenzia un aumento considerevole dei consumi di acqua conseguenti alle misure restrittive messe in atto dal Governo per evitare il propagarsi del virus COVID-19 ed alla emergenza idrica che il territorio abruzzese sta già vivendo a seguito dell’andamento meteorologico e della scarsità di precipitazioni degli ultimi mesi.

La stessa nota suggerisce ai sindaci di adottare ogni provvedimento che possa limitare l’utilizzo non corretto della risorsa idrica per usi non prioritari e consiglia un corretto uso delle risorse idriche destinate al consumo umano.

In ragione di ciò, l’ordinanza impartisce il divieto agli utenti di tipo domestico di impiegare l’acqua potabile per usi diversi da quelli igienico-sanitari ed alimentari, ed in particolar modo: è vietato il lavaggio domestico di veicoli a motore o altri veicoli, moto e caravan; è vietato il riempimento di vasche, fontane ornamentali e simili, fatte salve, momentaneamente, le utenze pubbliche; è vietato l’innaffiamento di orti e giardini; è vietato il lavaggio di cortili, piazzali pavimentati e similari ad eccezione dei servizi di sanificazione disposti dall’ufficio tecnico Comunale per prevenire il diffondersi del virus.

L’ordinanza esorta poi i consumatori per uso non domestico all’uso accorto e consapevole della risorsa idrica e tutti i cittadini all’utilizzo di ogni accorgimento finalizzato al risparmio dell’acqua potabile, quali: l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico; la pronta riparazione di ogni perdita d’acqua anche piccola; la limitazione del flusso di acqua durante le operazioni di igiene quotidiana, preferendo la doccia al bagno in vasca ed evitando di far scorrere l’acqua a getto continuo; la limitazione del flusso d’acqua durante le operazioni di lavaggio degli alimenti e di scongelamento di prodotti alimentari evitando di far scorrere l’acqua a getto continuo; l’installazione di dispositivi di risparmio idrico e ogni altro accorgimento utile, e ogni altro accorgimento utile, segnalando che un singolo comportamento virtuoso può moltiplicare i propri effetti e generare un significativo risparmio in termini economici ed ambientali.

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