Teramo, la centrale della Cona sarà spostata

Il Consiglio Comunale di Teramo ha approvato lo spostamento della centrale elettrica della Cona all’altro lato della strada.

Sarà dunque uno spostamento di qualche metro rispetto all’attuale posizione, che permetterà comunque di realizzare nei prossimi mesi un’area verde proprio al posto della centrale.

Tramontato il progetto di spostamento in contrada Gattia, era rimasto ormai da tempo in piedi solo l’ipotesi di smantellamento e trasferimento sull’altro lato della strada.

Sull’argomento interviene il direttore del Laboratorio, L’Architetto condotto, del direttore Raffaele Raiola. “Il laboratorio territoriale “L’Architetto condotto”, che ha collaborato con il Comitato di Quartiere, condivise le ragioni della battaglia dei cittadini della Cona, pur sapendo che l’Enel e per essa Terna spa non avessero nessun obbligo di legge per trasferire ad un chilometro lontano dal centro urbano la cabina di trasformazione, o quantomeno di realizzare una cabina di trasformazione protetta, più moderna ed eliminare il sistema delle linee di trasmissione aeree con la rimozione dei tralicci e l’interramento dei cavi di trasmissione, in maniera tale da ridurre notevolmente gli effetti dei campi elettrici e magnetici che di norma sono generati proprio dagli elettrodotti e dalle cabine di trasformazione. Occorreva dunque un finanziamento pubblico per riscattare questo quartiere da una politica urbanistica miope e scellerata proprio degli anni ’60-‘70, che dava sfogo alle mire dei privati nel consentire l’espansione della città a macchia d’olio senza alcun rispetto dei vincoli presenti sul territorio. In quest’ottica “L’Architetto condotto” fornì un’idea progettuale per dimostrare come potesse trasformarsi il quartiere con l’eliminazione di quei tralicci, dei cavi aerei e dei trasformatori e la conseguente rimozione della recinzione attraverso una trasformazione in spazi pubblici aperti ed una riorganizzazione degli stessi attraverso salette di incontri, spazi verdi, piste ciclopedonali, uno spazio urbano che diventasse cerniera tra questo pezzo di città e il quartiere tutto, ivi compreso le attrezzature scolastiche, il Parco archeologico della Cona, il Parco fluviale del Tordino fino ad arrivare alla “Ramiera” di “Villa Tordinia”, storica struttura che occorrerebbe recuperare e valorizzare come “Centro museale dell’artigianato del ferro e del rame”. Dopo il convegno organizzato dal Comitato di Quartiere “Cona” gli Ordini professionali degli ingegneri e degli Architetti di Teramo lanciarono la proposta di un concorso di idee. “L’Architetto condotto” ritiene che a partire da oggi ci siano tutte le condizioni e tutto il tempo per avviare una esperienza di questo tipo che arricchirebbe certamente il processo partecipativo con idee più chiare e condivise sul destino del Quartiere Cona”.

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