Teramo, il Comune vuole aderire alla convenzione Onu per i diritti alla disabilità

Questa mattina nella sala dell’ipogeo di piazza Garibaldi il sindaco Gianguido D’Alberto, insieme agli assessori Andrea Core e Simone Mistichelli, al presidente dell’associazione “Carrozzine determinate” Claudio Ferrante e al vicepresidente Mauro Pettinaro, hanno presentato alcune misure di prossima attuazione, tra cui la prossima adesione alla convenzione Onu per i diritti alla disabilità.

 

Nel corso del consiglio comunale di domani infatti verrà discussa la volontà di aderire alla Convenzione internazionale dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità, già adottata dal Comune di Montesilvano nel 2011. La conseguenza sarà che ogni atto futuro del Comune dovrà necessariamente rispettare i principi di tale convenzione, pena il reato di violazione dei diritti umani.

L’assessore Core in merito alla discussione di domani ha aggiunto: “Può sembrare un aspetto formale ma che per noi è sostanziale: stiamo lavorando e lavoreremo affinché nei prossimi mesi i luoghi pubblici e privati di Teramo diventino accessibili alle persone con disabilità. Infatti è stata inserita una voce di spesa per eliminare le barriere architettoniche. Si tratta di un primo passo però, non si risolveranno presto tutte le difficoltà ma la strada è quella giusta per i prossimi anni”. Mistichelli aggiunge: “Da un punto di vista economico il Comune impiega ogni anno sulla disabilità due milioni di euro, è un primo passo. Cerchiamo di reperire fondi anche con bandi esterni.”

Aggiunge Ferrante: “Devo ringraziare il sindaco se siamo qui a testimoniare: quando era consigliere comunale decise di fare un giro in città su carrozzina e rimase colpito dalle difficoltà incontrate. Noi siamo molto contenti perché aprire un capitolo di bilancio sulle barriere architettoniche significa aver capito quello che abbiamo voluto fare in questi anni”. Conclude D’Alberto: “Tutto è partito da quella passeggiata di denuncia di qualche anno fa. Noi come amministrazione mettiamo l’impegno etico di giustizia sociale, con l’obiettivo di rimuovere ogni tipo di barriere. Stiamo ragionando sulla figura del disability manager che è un ruolo che richiede competenze e sensibilità straordinarie. Abbiamo scritto in bilancio anche un capitolo relativo alla rimozione delle barriere architettoniche, cosa mai fatta in precedenza”.

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