Teramo, il bilancio finale di Salini (Ater): “Non trattati come altri Enti”

Bilancio di fine incarico questa mattina per l’ormai ex commissario Ater di Teramo, Nicola Salini, accompagnato dal sub commissario Marcello Di Emidio.

Il consiglio di amministrazione uscente dell’Ater ha elencato i numeri dopo 17 mesi di mandato.

RISORSE FINANZIARIE Ricostruzione a parte, i dati più importanti sono ovviamente quelli economico-finanziari. L’Ater in questi mesi è riuscita ad ottenere un rimborso dalle assicurazioni per danni causati da eventi naturali di più di 700mila euro. Il credito di due milioni e mezzo vantato per gli inquilini morosi si è abbassato a circa due milioni, recuperando dunque 539.647 euro grazie l’affidamento delle pratiche ad altri professionisti. Gli inquilini sgomberati per via del sisma hanno comportato 35mila euro in meno di entrate in canoni di locazione (che comunque si attestano su più di un milione di euro), con l’Ater che è riuscito, secondo i dati forniti, a pagare debiti pregressi con imprese per quasi 400mila euro; a pagare debiti verso legali per 39mila euro e debiti vari per 125mila euro circa. La liquidità al 30 giugno era di 84mila euro. Il bilancio si è chiuso con un attivo di 29mila euro, a fronte della perdita di 468mila euro del 2017.

MANUTENZIONE ALLOGGI Negli ultimi 17 mesi, l’Ater è riuscito ad investire 70mila euro in più sulle manutenzioni degli alloggi sia sul solo comune di Teramo che in generale su tutta la provincia. Sono stati investiti anche circa 37mila euro per rinnovare le caldaie e per dare il via ad alcuni lavori necessari, come la rimozione dei tetti in amianto a Colleatterrato; la messa in sicurezza dei balconi nel quartiere Annunziata a Giulianova; un’opera di manutenzione globale in via Spezzaferro a Silvi che ha tenuto impegnati gli uffici per mesi, con gli inquilini che sono stati trasferiti per un anno in altra destinazione; manutenzioni poi anche a Bisenti, Mosciano, Sant’Egidio e Castelli.

ASSUNZIONI E’ l’ambito dove Salini sottolinea che l’Ater di Teramo non sia stato trattato come altri Enti, soprattutto per la ricostruzione. Nonostante ciò, sono state inserite diverse figure a tempo determinato a 6 e 12 mesi (30 unità a fronte delle 18 presenti).

LAVORI IN CORSO Di seguito invece i fondi messi a disposizione per alcuni lavori.

RICOSTRUZIONE E’ ovviamente il tema più caldo. Dei 1500 alloggi Ater, 1073 sono complessivamente gli sfollati. Nell’ultimo periodo, l’Ater ha presentato 58 studi di fattibilità con relativi nulla osta. Di questi, 23 procedure di affidamento di progettazione per palazzine inagibili (cat.B) hanno preso il via e sei sono stati effettivamente già affidati. Due sono i progetti definitivi in attesa del nulla osta dell’USR, Genio Civile e Comune di Teramo. Ma se a Salini viene chiesto quando visivamente si vedranno i cantieri per la costruzione, l’ex commissario preferisce non sbilanciarci per via della burocrazia che stringe al collo i progetti.

In ogni caso, l’Ater ha in cassa 13.405.586 milioni di euro per l’acquisto di 92 unità immobiliari, 53 solo su Teramo. Sono fondi che verranno impiegati come prima tranche per l’acquisto di appartamenti per gli sfollati.

“Fare il commissario è una scelta di vita – le parole di Salini – Bisogna forse evitare di farsi coinvolgere troppo, io invece l’ho fatto. Se mi dispiace? Sono incarichi fiduciari. Io sono contento del percorso e c’è ancora tantissimo da fare per chi verrà dopo di me, ma è stata fatta una programmazione chirurgica in questi mesi. La macchina per la ricostruzione potrà rallentare solo se non si presterà la necessaria attenzione”.

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